Salerno: Abbac su imprese turistiche
La giunta regionale non ometta che quei 52milioni di euro dell’ex misura Por 4.5 sbloccati per le imprese turistiche coma ha trionfalmente dichiarato l’assessore al turismo Giuseppe De Mita, e’ in parte una partita persa per decine di imprese che avevano investito anni fa in base ad un bando regionale che non aveva la copertura economica condannando decine di investitori ad indebitarsi per scommettere sullo sviluppo turistico del territorio e che dopo anni di inutile attesa hanno abbandonato da tempo i progetti intrapresi in molti casi con l’acquisto di terreni ed immobili. Già con l’allora assessore Di Lello che aveva disposto l’approvazione del bando si pose il problema all’indomani delle sue dimissioni e il successivo balletto di nomine con il sociologo De Masi prima e Velardi dopo. Ci fu detto solo dopo aver atteso tempo prezioso che quei finanziamenti alle graduatorie emesse non si sarebbero trasformati nel 50per cento previsto, costringendo molti privati a svincolarsi. Non vorrei – dichiara il presidente Abbac Confesercenti – che sia una mossa elettorale per accontentare qualche amico albergatore che ha atteso a prescindere per sistemare la sua proprietà. Si diano risposte certe per il nostro turismo – continua Ingenito- piuttosto che fare campagne elettorali addirittura con renvenienze Por che testimoniano un solo dato: incapacità di spesa e monitoraggio. Per Ingenito che è anche presidente nazionale dell’Aigo è opportuno che la giunta regionale spieghi cosa sta realmente facendo per la promozione turistica e il supporto alle imprese condannate ad un gap e ritardi notevoli . Abbiamo assistito sinora ad inutili annunci, la nostra Regione non ha una programmazione turistica e non ha fatto sinora nulla per il comparto ricettivo extralberghiero e per favorire il turismo individuale, uno tra pochi segmenti capaci di invertire la tendenza. Auspico che De Mita raggiunga i suoi obbiettivi elettorali in tal modo forse potrà liberare una casella in giunta che possiamo solo sperare possa essere occupata da chi abbia almeno la reale predisposizione a svolgere concrete azioni a supporto del turismo campano.