Mangiare… da re!
Mangiare…lo stipendio! Nella Grande mela, anche di più! In un ristorante newyorkese “Bice”, un primo piatto con zeri da capogiro, in barba alla povertà: oltre 1.500€, per consumare tagliolini in ovali in fine ceramica, con foglia in oro, della preziosa collezione realizzata per Gianni Versace. Il tutto, condito da tartufo, astice selvaggio ed altri cibi pregiati, da far venire l’acquolina in bocca a buongustai e vertigini a chi non riesce a giungere a fine mese con il salario. Ma queste, vezzosità da nababbi, cibi da paperoni, che il menù sventola sotto il naso dei clienti più affezionati, ancora frequentatori del locale rinomato. Dalla pasta, ai secondi, varietà di prezzo e di gusti! Ma, la sostanza, analoga: il supercosto, motivato dall’esclusiva delle portate e dalla raffinatezza degl’ingredienti di prima scelta, come funghi di bosco, che non temono confronti!. Un’altra faccia del mondo, quella che consuma opulenza, spavalda nei confronti di chi vive nell’indigente crampo della fame!