Un soffio di aria pura
Un soffio di aria pura, uno spruzzo di serenità, un abbraccio di gioia vera, un sorriso di cielo…E potrei continuare all’infinito per descrivere l’incontro con le suore benedettine del convento di clausura di Eboli. Fanno sempre paura le mura di pietre, ma se hai il coraggio di passare al di là, ti accorgi che è solo un paravento di qualcosa di diverso. Passato il portone, si entra in un mondo diverso, in qualcosa che spesso noi cerchiamo, ma fatichiamo a trovare. Il sorriso delle nostre sorelle di clausura che vediamo tra i fori delle grata ci riempiono di gioia. Come se ci conoscessimo da sempre, il dialogo diventa qualcosa di normale. Ci dicono che la vita consacrata, a Eboli, era già presente dal 1200 vicino all’ospedale. Poi nel 1500 è stata trasferita vicino al castello, dove vivono attualmente undici suore (dai 50 anni ai 92 anni). Io cerco di riempirle di domande, perché la curiosità è spontanea. Ma loro, molto più astute di me, mi rispondono molte semplicemente. E’ importante incontrarsi con Gesù Cristo e avere il coraggio di rispondere alla sua chiamata. Certo ci vuole un po’ di tempo, di riflessione. Poi però bisogna decidere. Non ci si deve aspettare solo rose e fiori, ma anche i sacrifici. Ma tutto è possibile, se ci si mette nelle mani di Dio. Lui ci aiuterà a vivere serenamente. Colpisce vedere nei loro volti il sorriso, la serenità. Si sente che c’è qualcosa diverso, che ha un profumo speciale. Forse non siamo più abituati alla preghiera profonda, al silenzio, all’ascolto dell’altro. Queste nostre sorelle, insieme alle carmelitane di Fisciano, sono, se mi è permesso il paragone, due polmoni che danno un soffio di aria pura alla Diocesi. Pregano per noi, chiedono che lo Spirito di Gesù entri nei nostri cuori e ci faccia scoprire la gioia di essere Suoi discepoli. Allora perché non andare a trovarle, a fare quattro chiacchiere con loro, a vivere momenti di silenzio e di preghiera insieme. Non è tempo perso. Anzi è un guadagno, è un sentirsi persone completamente realizzate, perché abbiamo inserito nel nostro progetto Gesù, che trovava il tempo di ritirarsi a pregare, di mettersi in colloquio profondo per poi fare delle scelte decisive per la sua vita. Proviamoci. Loro ci aspettano. Magari ci faranno assaggiare qualche goccia del miele delle loro api che una sorella di 92 anni segue con amore!