Regione: Valiante, mancanza legge Protezione Civile
“La Campania non ha ancora una legge regionale di protezione civile. Per la conformazione idrogeologica del territorio, esposto a notevolissimi e ripetuti rischi naturali, la nostra Regione avrebbe necessità di massima attenzione normativa in particolare sul tema della prevenzione e della mitigazione dei rischi. E’invece tutto drammaticamente stagnante. Tutto quanto spiega perché, ad oggi, solo il 39% dei Comuni della Regione ha ottemperato all’obbligo di predisporre ed approvare i piani comunali di emergenza”. A dichiararlo è il Consigliere regionale Gianfranco Valiante. “Ho presentato già da tempo , unitamente ad altri consiglieri PD, – rivela Valiante – una proposta di legge, recepita in Commissione e condivisa con le sue osservazioni dall’Assessore Cosenza che attende solo l’esame del Consiglio ma la drammatica inerzia che connota chi governa la Regione ha finora vanificato una diffusa aspettativa determinando un preoccupante vuoto normativo che lascia il territorio privo di riferimenti regionali per la previsione, la prevenzione ed il soccorso. La legge sulla protezione civile sarebbe utile – prosegue il Consigliere regionale – anche per combattere finalmente l’utilizzo insensato del suolo e l’abuso edilizio; al momento certo non sono ovunque rispettati i criteri di costruzione antisismica né il regime idraulico delle singole aree”. La Campania è Regione a forte rischio idrogeologico. 129 Comuni su 551 (oltre il 23%) sono classificati “a elevata sismicità”, altri 360 sono inseriti in una classe di sismicità media. Poco meno del 20% del territorio regionale, secondo il Ministero dell’Ambiente, è considerato ad alta criticità idrogeologica.“E’ del tutto indifferibile, per questo ed altro, dunque che il Consiglio approvi la nostra proposta di legge, a cui hanno concorso oltre che l’Assessore Cosenza, esperti del settore – ribadisce Valiante -; significherebbe da subito poter contare su strutture operative di protezione civile regionali e soprattutto mettere in condizione i Comuni, col concorso della società civile (terzo settore, parti sociali), di avere propri strumenti per un efficace sistema di mitigazione dei rischi, di preparazione alle emergenze per la salvaguardia da eventi calamitosi del patrimonio sociale, umano, culturale e produttivo nel rispetto dell’identità dei luoghi. Non mancano le competenze e le energie per portare la Campania da ultima in classifica all’avanguardia nel nostro Paese in materia di protezione civile. L’assenza della politica da questi temi o peggio l’uso distorto della protezione civile è un retaggio che non ci appartiene . Confidiamo finalmente nella responsabilità della maggioranza”.
E’ singolare la distanza, nelle nostre terre, fra i problemi naturali e la soluzione politica degli stessi; eppure c’è chi, più sensibile, s’impegna attivamente.
I rischi naturali in Campania sono: vulcanici, sismici, geologico/idraulici ed idrogeologici (non ci facciamo mancare niente).
Abbiamo intelligenze vive e capacità. Facevano bene i nostri padri quando ci dicevano: ” Svegliati che è iniziato un nuovo giorno” (questo alle 5 del mattino).
Allora dobbiamo dimostrare di essere svegli; fare la legge, ma soprattutto spostare l’asse un poco in più dalla protezione alla prevenzione.