Salerno: situazione socioeconomica in conferenza provinciale

Riunita ieri in Prefettura la sezione economica della Conferenza permanente provinciale presieduta dal Prefetto Gerarda Maria Pantalone con la partecipazione oltre che delle amministrazioni di riferimento e della Banca d’Italia, dei rappresentanti delle categorie economiche del territorio, dei segretari generali CGIL,CISL,UIL ed UGL e delle associazioni dei consumatori. Importante momento di incontro che ha sintetizzato il quadro di difficoltà dei diversi settori, dall’industriale, all’edile, all’agricolo, al commerciale in genere e la sempre più diffusa situazione di disagio sociale che porta alla ribalta le nuove povertà unitamente allo stato di malessere e di esasperazione dei cittadini. Unanime la preoccupazione per il protrarsi della crisi economica che sta determinando l’acuirsi di preoccupanti fenomeni quali la sempre crescente chiusura di numerose imprese, l’aumento delle procedure di mobilità e di cassa integrazione, una generale compressione dei consumi. A fattor comune sono stati evidenziati i problemi relativi alla difficoltà nell’accesso al credito per famiglie ed aziende con conseguente crisi di liquidità, al ritardo nel pagamento dei debiti della P.A alle imprese, alla mancanza di una politica occupazionale ed alla eccessiva burocratizzazione che non consente la piena utilizzazione dei i fondi regionali comunitari. Anche dall’analisi della Banca d’Italia la conferma di una più stringente selezione del merito creditizio che ha comportato, nell’ anno passato, una contrazione  dei mutui per famiglie ed imprese nella provincia salernitana. Il Prefetto, nel sottolineare l’importanza dell’incontro- che completa la quotidiana attività dei tavoli permanenti  nei settori dei rifiuti, dei trasporti e della sanità e dei numerosi incontri conciliativi sia nel settore pubblico che privato- e la rappresentazione delle esigenze territoriali a livello centrale, ha confermato la disponibilità al costante dialogo ed interfaccia con tutte le istituzioni per favorire il processo di sburocratizzazione e snellimento delle procedure.