Un dannato tradimento contro i cittadini d’Europa e del mondo

Giuseppe Lembo

Siamo in un vero e proprio regime di impunità nel Governo delle Banche Centrali; gli Stati, purtroppo, non hanno alcuna sovranità monetaria.  Sono espropriati di tutto, ma veramente di tutto, con una dipendenza umana assolutamente terzomondista e/o da inferno sulla Terra. Le banche ed i banchieri disumanamente affamano il mondo togliendo alla gente inerme anche il pane. Il trattato di Maastricht (artt. 105 e 117) stabilisce che gli Stati godono di sovranità monetaria e di ogni possibilità di controllo effettivo. Purtroppo è solo un trattato di carta, assolutamente inapplicato; assolutamente contro l’uomo. L’articolo 40 del protocollo sullo statuto SBCE recita: –la BCE beneficia sul territorio degli Stati membri dei privilegi e delle immunità necessari per l’assolvimento dei propri compiti, alle condizioni previste dal protocollo sui privilegi e sulle immunità europee-. L’anomalia grave ed assolutamente ingiustificabile del sistema monetario è soprattutto nella creazione del denaro dal nulla. Mentre la Zecca dello Stato conia le sole monete metalliche, infima parte del denaro in circolazione, il resto del denaro viene creato dalle banche centrali private, letteralmente dal nulla (non ha un controvalore materiale come corrispettivo). Lo Stato non può intervenire per diminuire e/o aumentare la massa monetaria; quando ha bisogno di denaro, per comprarlo, deve indebitarsi con le obbligazioni, oppure tagliando la spesa sociale e facendone assumere il peso, a volte disumano, ai cittadini attraverso l’aumento delle tasse. Una vera e propria usura legalizzata.

Siamo ad un vero e proprio crimine finanziario.

Le banche centrali creano i soldi dal nulla e poi ne addebitano gli importi agli Stati e quindi ai cittadini con l’aggiunta di interessi salati.

Da qui il vero grande potere della finanza che gestisce le banche centrali; attraverso lo strumento del debito gravato di interessi usurai, decidono in modo traumatico delle sorti e soprattutto del futuro di Stati e regioni e quindi di uomini che dipendono interamente dal potere delle banche centrali, avendo nelle loro mani il monopolio sull’emissione della moneta, tra l’altro, in regime di assoluta segretezza.

E così il potere unico da parte di pochi diventa potere decisionale unico che interessa, a volte tragicamente, le sorti di miliardi di persone che non contano nulla; assolutamente nulla.

Sotto le grinfie fameliche di tale leadership, rientrano e presto, anche gli stessi patrimoni degli Stati, costretti a svendere per sopravvivere, i loro gioielli alle corporation dell’élite economica e finanziaria.

E così gli Stati soffocati dai debiti subiscono i loro aguzzini che sono dei vigliacchi parassiti sociali; tutto questo succede mentre le masse silenziose e sottomesse si impoveriscono, i superbanchieri spogliano a loro piacimento il pianeta di tutte le ricchezze che, sempre più in fretta, dalle mani dei molti passano nelle sole mani dei pochi.

I primi grandi artefici della globalizzazione monetaria sono i poteri forti.

Le banche sono sempre più centri di propaganda della casta finanziaria, responsabile di tutte le peggiori negatività possibili a danno dell’uomo della Terra.

Alleati consapevoli e non sono i politici che, così facendo, non rappresentano per niente il popolo sovrano; non ne fanno il loro interesse, preoccupandosi dei mali che fanno i tanti affamatori della Terra.

Per scongiurare il grave pericolo di un Nuovo Ordine Mondiale, non è per niente utile affidarsi alla democrazia della rappresentanza; in alternativa occorre e da subito, un nuovo sistema di regole fondato sul binomio della democrazia diretta (o partecipata) e della sovranità monetaria.

Il sistema  economico-finanziario in atto è da ultima spiaggia per tanti Stati e per tantissime persone; tutto questo sta creando per il mondo situazioni gravi, da inevitabile bancarotta; tanto è determinato dal fatto che, nel mondo c’è un credito virtuale senza copertura effettiva; a questo credito, purtroppo, corrisponde un debito reale. Un imbroglio disumano che non finisce mai.

L’economia finanziaria ha raggiunto nel mondo un volume monetario dieci volte superiore a quello dell’economia reale.

Anche in Italia si vive con sulla testa una bomba ad orologeria; è quella dei derivati, dei titoli tossici ad alto rischio.

Il mercato mondiale dei derivati privi di copertura finanziaria è di circa 582 miliardi di dollari; parte è stata acquistata dalle amministrazioni degli Stati.

Dalla data del 2011 in Italia ben 476 enti locali italiani (regioni, province, comuni) sono nella lista degli acquirenti di questi titoli tossici, assolutamente senza copertura, per cui gravano sulle voci al passivo dei loro bilanci.

Uno Stato in crescente difficoltà economica come l’Italia, è costretto ad indebitarsi, soprattutto per effetto dello spread altalenante dovuto alla pagella di rischio sui titoli, stabilita a scopi fortemente speculativi, dalle agenzie di rating private.

Tanto è una conseguenza del fatto che gli Stati (l’Italia è in queste condizioni) sono privi di sovranità monetaria.

Le grandi agenzie di rating sono tre (Standard & Poor’s, Fitch, Moodv’s); nelle loro mani è il ben 96% del rating.

È da loro e solo da loro che dipende raccogliere denaro sul mercato.

Le tre sorelle, pur dichiarandosi indipendenti, distribuiscono pagelle amare, spesso conformi ai voleri dei poteri forti, ben pagate dal sistema bancario mondiale. Il loro giudizio è assolutamente insindacabile.

Dietro ogni bolla speculativa c’è il loro zampino; c’è la loro criminale consulenza.

Un esempio della loro scarsa affidabilità è da riscontrare nel ruolo avuto nel crack della Lehman Brothers, con un debito di 630 miliardi di dollari; fino all’ultimo, il giudizio di rating era di “notevole affidabilità”, spingendo così la gente ignara, ad acquistare titoli spazzatura.

Lo spread tra i titoli tedeschi e quelli italiani, spagnoli e greci, un vero e proprio “bollettino di guerra”, giornaliermente contribuisce ad affondare la nostra stabilità finanziaria con gravi conseguenze per l’indebitamento necessario ad evitare il fallimento.

L’Europa attraverso il MES (Meccanismo europeo di stabilità) attivo in 17 Paesi europei, nato per prestare aiuto economico agli Stati membri in difficoltà, agisce determinando la fine della sovranità nazionale e della necessaria autodeterminazione dei popoli.

La sua azione è da vera e propria autorità dispotica; siamo di fronte ad un nuovo organismo con una dispotica indipendenza che lo pone al di fuori ed al di sopra della legge. Arbitrariamente prende decisioni da lacrime e sangue. Quel che decide è sacro; è insindacabile. Si tratta di un organismo assolutamente tossico e quindi dannoso alla nostra autonomia di Paese membro e parte dei popoli d’Europa, di un’Europa, purtroppo, ormai senz’anima, ormai ridotta a pura e sola entità economico-finanziaria. A chi ed a che cosa serve questa  Europa? Alla base del MES c’è una ferrea legge dell’assurdo, per effetto della quale viene rigorosamente definito il principio infame e farsesco: –voi mi affidate i vostri soldi e poi li gestisco alle seguenti condizioni-:

  1. non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo e non potete effettuare alcun tipo di controllo sulla mia gestione;
  2. oltre all’importo iniziale, siete obbligati a versarmi anche tutte le successive somme aggiuntive che vi richiederò;
  3. se avete bisogno di un prestito, deciderò io se concedeverlo ed a quali condizioni;
  4. nel caso emergono degli illeciti finanziari, delle irregolarità o anche dei crimini gravissimi, non potete denunciarmi a meno che non sia io stesso ad autorizzarvi.

L’Italia, purtroppo, svenduta a questo infame sistema sarà costretta a lavorare sempre di più ed a vivere sempre peggio per pagare i suoi falsi debiti, così come da accordi con le istituzioni sopranazionali che porteranno all’inevitabile fallimento il nostro Paese, criminalmente dato in pasto ai potenti del mondo dell’élite economico-finanziaria. L’inizio della débâcle finanziaria risale al 2003; è ormai alla base del logoramento l’intera economia mondiale. La causa fu dovuta all’esplosione della bolla speculativa statunitense sui mutui subprime. I mutui subprime erano stati concessi a categorie di persone che non potevano fornire alcuna reale garanzia di restituzione; erano, quindi, operazioni ad alto rischio, con condizioni di interessi molto svantaggiose. Rappresentano il grande e grave fenomeno della bolla speculativa. Interessa soprattutto le case che, nel corso degli ultimi anni, hanno subito un forte lievitare del prezzo, prezzo che poi si è andato sgonfiando subito. Già nel 2007 chi aveva avuto un mutuo subprime, non era in grado di restituirlo; il mercato si è ritrovato così con l’enorme vendita di case la cui quotazione è andata calando a picco.

È crollato così il sogno americano del mattone che ha interessato ben 1,7 milioni di abitazioni.

Dai privati si è man mano passati, secondo il disegno dell’alta finanza, agli Stati.

È così cominciata l’infame ed asfissiante dittatura finanziaria con l’imposizione di una loro tecnocrazia, per un governo tecnico mondiale diretto dall’aristocrazia finanziaria.

Attraverso l’arma del debito, oggi come non mai, stiamo sottomettendo alle loro fameliche volontà gli Stati che, a questo punto, non sono per niente sovrani, in quanto avvelenati, con le loro popolazioni da prodotti finanziari tossici altamente speculativi.

Complici le agenzie di rating , abbiamo sempre più, un effetto domino su scala planetaria.

Sono stati tanti, ma veramente tanti anche in Italia, gli investitori truffati con i titoli tossici, per effetto dei quali gravi sono state le conseguenze sull’economia familiare che è entrata in forte fibrillazione.

A trarre enormi vantaggi il solo gotha dell’alta finanza, fortemente premiato per essere stato unico responsabile di tutta l’operazione di grande speculazione planetaria.

Oggi la crisi diventa sempre più globale; tanto per il principio dei vasi comunicanti, dalla fine del 2007 si va estendendo, dall’America all’Europa ed al resto del mondo.

Le conseguenze, ormai sotto gli occhi di tutti, sono veramente catastrofiche; calo dei consumi, tagli alla produzione, crescita dei disoccupati e boom dei ricorsi alla cassa integrazione che fa aumentare ancora di più la spesa pubblica, tra l’altro, senza risorse a sostegno, essendo diminuita la capacità diffusa di produrre ricchezza.

L’Irlanda la “tigre celtica”, con il secondo reddito pro-capite più alto d’Europa, dopo un decennio di espansione economica, nel 2008, primo Paese dell’Unione Europea, è entrata in recessione.

Il peso del debito accumulato dalle banche, ovunque, ha finito per gravare sui conti pubblici.

La responsabilità della crisi, tuttora in atto e che deprime e non poco il nostro Paese, è della grande finanza, stranamente assolta dai mass media.

Purtroppo, gran parte dei Paesi europei, Italia compresa, (Grecia, Spagna, Portogallo), sono sotto la spada di damocle di un ricatto costante.

I giudizi delle agenzie di rating non consentono l’autofinanziarsi con i titoli di stato; intanto le misure di austerity da lacrime e sangue, non ne permettono assolutamente la ripresa economica.

I popoli privi di sovranità e tra questi è sempre più vicina l’Italia, sono ormai nella trappola mortale di Wall Street; ad attenderci c’è inevitabilmente, il fallimento; anche se sarà tardi a venire, comunque verrà; così è e nessuno può cambiare il corso delle cose.

La BCE ha avuto un ruolo centrale nell’organizzare i silenziosi colpi di stato in Grecia (Papandreu) ed in Italia (Berlusconi); i governi eletti di entrambi i Paesi sono stati sostituiti con governi, di fatto composti da banchieri; venuti alla luce per il volere dei poteri forti dell’élite economico-finanziaria.

Mario Monti come Prodi e Draghi fa parte del Club Bilderberg, una congrega di ricchi, di potenti ed influenti uomini del mondo occidentale (pianificano gli eventi, fingendo poi che accadano per caso).

Mario Monti uomo mandato dai partiti forti fu nominato senatore a vita il 9 novembre; il 16 novembre era già capo del governo con una maggioranza di 556 voti su 617. La cura di Monti così come richiesta dai poteri forti di appartenenza è espressione di un vero e proprio suicidio economico (svendita del patrimonio pubblico e completa cessione della sovranità dello stato). La politica montiana ispirata alle azioni da “lacrime e sangue” altro non ha fatto che mettere in ginocchio il Paese, silenzioso e sottomesso ai poteri forti che, per colpe gravi di tanti affamatori è in grave crisi di futuro, soprattutto per i tanti giovani ormai dal futuro negato.