Eboli: rapinata un’edicola

Ieri mattina, all’alba, in pieno centro cittadino, lungo il viale Amendola è stata rapinata l’edicola dell’ebolitano Vito D’Amato. Il malvivente, probabilmente di origine slava e accompagnato da un complice,  ha portato via un cospicuo bottino, dopo aver puntato un coltello al volto del titolare. “Da commerciante sono allucinato! – dichiara l’assessore alle Attività Produttive e Turismo Francesco Bello. La mia vicinanza più totale a Vito D’Amato che porterà indelebilmente questa cicatrice psicologica. La reazione deve essere forte e di tutta la Città. Dobbiamo rispondere elevando il grado di legalità a partire dalle piccole cose, e facendo capire che qui si rispettano le regole. L’Amministrazione farà la sua parte, ed ai cittadini chiedo di denunciare tutto alle forze dell’ordine e di segnalare anche ai nostri vigili urbani eventuali situazioni di pericolo e di illegalità. Viviamo di più la nostra Eboli, riprendiamo pieno possesso dei nostri luoghi simbolo, la solitudine per strada dei giovani e dei commercianti non sia incentivo per l’illegalità  di qualche pericoloso balordo”. A riguardo interviene anche il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Si tratta di un episodio gravissimo, che giunge all’indomani di altri episodi di violenza e di piccola criminalità, che hanno avuto come teatro il centro cittadino. Esprimo tutta la mia vicinanza a Vito D’amato, il titolare dell’edicola rimasto vittima di un intollerabile gesto, che accresce il senso di insicurezza dei nostri concittadini. Oggi stesso chiamerò il Prefetto, occorre convocare il prima possibile il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, bisogna esaminare attentamente la situazione, i bisogni dei cittadini in termini di sicurezza, ed  individuare le metodologie di intervento per dare ad essi risposte concrete. Purtroppo, – prosegue il primo cittadino – le sole forze dell’ordine presenti sul territorio non bastano, una città sicura non può essere una città chiusa in se stessa, occorre continuare a vivere come comunità, occorre stringersi e, uniti, sentirsi forti contro ogni minaccia, contro coloro che mettono a rischio la convivenza civile, pregiudicano il futuro, innescano paura. Per questo, chiedo la collaborazione di tutti, una mobilitazione generale, capace di mettere in campo  un vero e proprio sistema di controllo sociale. Si segnali all’Ente, anche in via anonima, qualunque comportamento sospetto rilevato in città, provvederemo tempestivamente  ad allertare le forze dell’ordine.”