Salerno: chiude battenti Fluidciy
Chiude domenica 12 maggio dalle 18 presso l’ex tabacchificio di Pontecagnano Fluidcity, il workshop sulla litoranea Magazzeno, organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Salerno, in collaborazione con il Comune di Pontecagnano. Saranno presentati i power point e le slide dei progetti realizzati dai professionisti e dagli studenti che, divisi in sei gruppi, hanno lavorato sui due ambiti di quasi settanta ettari del litorale di Pontecagnano durante l’intera settimana. Saluteranno il presidente dell’Ordine degli Architetti Maria Gabriella Alfano e il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. Concluderà il professore Mario Losasso, ordinario di Tecnologia dell’Architettura e Direttore del Dipartimento di architettura dell’Università di Napoli Federico II. Visiting professor sono stati, durante gli otto giorni di workshop, Giovanni Multari, Vanna Fraticelli, Domenico Moccia, Enrico Sicignano, Sandro Raffone, Mario Losasso. Diversi temi sulla riqualificazione delle coste e delle città sono stati trattati durante le tavole rotonde serali, dalla rigenerazione e il riuso, alle città verdi, la crisi, la fiscalità sociale, le grandi incompiute, i finanziamenti europei, la città digitale e le nuove vie di comunicazione, i common ground, spazi pubblici e per il tempo libero. Hanno partecipato esperti del calibro di Massimo Pica Ciamarra e Alfonso Gambardella, amministratori pubblici, docenti universitari e rappresentanti degli Ordini professionali e dei Consigli nazionali. Il Comitato Scientifico di Fluidcity è composto dagli architetti Maria Gabriella Alfano, Marcoalfonso Capua e Matteo Di Cuonzo. L’organizzazione è degli architetti Gerardo D’Auria, Daniele Della Porta, Luigi Sconza, dell’ingegnere Massimiliano Nonsenzo, dei dottori Simone Odierno e Gianfranco Sorrentino. Fluidcity propone anche la mostra: “I tabacchifici della Piana del Sele: una rete produttiva dismessa che collega identità separate in un’unica matrice culturale – produttiva”. La mostra, curata dall’ Architetto Maria Rosaria Di Filippo, per l’Associazione di promozione del Territorio PROp.o.CITY si inserisce in un più ampio calendario di eventi in corso di realizzazione, sostenuto con il contributo della Regione Campania all’ interno del progetto “Tabacchifici animati” ed indirizzato ad avviare una campagna di sensibilizzazione sul tema del recupero delle strutture dismesse degli ex tabacchifici della Piana del Sele. La mostra è stata presentata, su invito dell’ Ordine degli Architetti di Salerno, contestualmente allo svolgimento del work-shop Fluid City, realizzato in collaborazione con il Comune di Pontecagnao-Faiano ed incentrato sul tema della riqualificazione del waterfront comunale. Il territorio, attraversato dalla rete degli ex tabacchifici, infatti corrisponde ad una fascia agricola retro costiera caratterizzata da un paesaggio dunale di pregevole interesse eco sistemico, collocato in posizione strategica rispetto ai principali poli di attrazione turistica balneare ed archeologica. I pannelli, esposti suggestivamente nella cornice di un ex tabacchificio recuperato, raffrontano immagini attuali e d’epoca di queste strutture di archeologia industriale, con lo scopo di evidenziare la radicalità del ruolo che essi hanno assunto nella tradizione produttiva locale e l’estraneità di cui sono, in molti casi, vittima oggi. L’obiettivo è ricollocarli in una giusta prospettiva nella vita sociale delle comunità a cui appartengono, ponendoli come strumento di rinnovamento e di sviluppo sostenibile del territorio, in virtù della posizione strategica che essi assumerebbero in un quadro di valorizzazione della vocazione produttiva, riletta come strumento di lancio e promozione della potenzialità turistico-ricettiva della Piana, attraverso un progetto di riqualificazione orientato alla creazione di un itinerario turistico di natura eno-gastronomica. I pannelli vogliono mettere in luce la peculiarità di questi complessi di archeologia industriale, che costituiscono un organico insieme dal punto di vista paesaggistico, essendo inseriti nella fascia retro costiera, caratterizzata da un importante e delicato equilibrio eco sistemico ed al contempo da un accentuatissimo indice di fertilità dei suoli. Tali condizioni hanno storicamente favorito l’ insediamento di sistemi antropici in cui il binomio natura-architettura ha dettato la misura e il disegno del paesaggio, dando luogo in primis ai borghi rurali e alle antiche masserie e successivamente, con l’ avvento della trasformazione industriale e l’ investimento sul comparto produttivo, a poli di manifattura dei prodotti agricoli, come appunto i tabacchifici.