Salerno: Zitarosa “No a riconversione ospedale Oliveto Citra”
La bozza di atto aziendale redatta dall’Asl di Salerno, per determinare la propria organizzazione ed il proprio funzionamento, prevede per l’ospedale di Oliveto Citra un presidio ospedaliero ad indirizzo riabilitativo, identificato come HUB di 1° livello, con 80 posti letto. A questo si aggiunge la chiusura del pronto soccorso e delle degenze, aspetti che comporteranno fortissimi disagi all’utenza. “Per tale ragione, e per evitare pesanti problemi di ordine pubblico (i residenti della zona stanno già organizzando iniziative in difesa del presidio, simbolo di garanzia per il proprio diritto alla salute), è auspicabile una urgente conferenza dei sindaci interessati, nonché l’insediamento di un tavolo istituzionale regionale per discutere di una soluzione che possa garantire servizi sanitari e di emergenza alle popolazioni dell’ospedale di Oliveto Citra”. A sostenerlo è Giuseppe Zitarosa, consigliere comunale del Pdl che si rivolge direttamente al Direttore Squillante e lo invita a visitare direttamente i luoghi più periferici del territorio salernitano: “Vorrei che almeno una volta visitasse i piccolo centri che gravitano attorno all’ospedale di Oliveto, così capirebbe quanto sia importante avere un presidio che non disti 40 chilometri, come potrebbe essere il caso di Eboli o Battipaglia”.“Il diritto all’assistenza sanitaria – continua Zitarosa – viene prima di strategie politiche e dei numeri e deve essere garantito a tutti i cittadini e non si può nemmeno immaginare che chi già vive in territori di per sé svantaggiati, come quelli di Ricigliano, San Gregorio Magno, Buccino, Romagnano, Oliveto Citra possa correre il rischio di vedersi derubato, in nome di presunti principi di razionalizzazione e di efficienza, l’ospedale di zona. Il Decreto 49/2010 prevede anche un unico ospedale tra Eboli e Battipaglia. Io sono convinto che ciò non avverrà mai. Continueremo ad avere due ospedali a distanza di quattro chilometri uno dall’altro mentre c’è il rischio di chiudere un ospedale la cui utenza dista da questi di circa 40 chilometri. Ascoltare il grido di aiuto degli utenti che necessitano di cure adeguate e che hanno il diritto di essere tutelati dal Sistema Sanitario Nazionale, è un dovere per chi fa politica e di chi è stato eletto per amministrate i territori”.