Santi di Serie A e di serie B
Pregare come, quando…spesso si dice di non avere tempo! Di corsa, di qua e di là, neanche la serenità di respirare. Però, quando si ha bisogno di qualcosa, il tempo lo si fa uscire. E come…Ci si appella, allora, a questo o quel Santo. Si va in questo o quel santuario. Si accendono candele, recitano rosari, ricevono sacramenti. Ce la si mette tutta per riconciliarsi con la propria anima, con la propria coscienza. Sperando in tal modo d’ottenere ciò che s’impetra e pace dello spirito. Ovviamente ci sono i Santi di serie A e quelli di serie B. I primi, quelli che accelerano le grazie. Che la pietà popolare sente straordinariamente vicini. Miracolosi. San Giuseppe, patrono della buona morte; Santa Rita, intermediaria di favori impossbili; Santa Lucia, soccorritrice della vista; Sant’Anna, vicina alle partorienti. Sant’ Antonio, con le sue tredici grazie al giorno, secondo la vulgata. Insieme al Santo protettore della città o del proprio nome. Si potrebbe continuare ancora a lungo. E poi c’è chi ancora non elevato ufficialmente alla gloria degli altari. Avvenne così per Padre Pio. Per Papa Giovanni. Succede per Papa Wojtyla e Madre Teresa di Calcutta. Santi di serie A e di serie B. Ma dinanzi a Dio, in un’altra dimensione di spiritualità, non esistono categorie umane. Nè parametri terreni. E la Santità, anche se non di questo mondo, iniziando da questa terra, nell’altra vita uguale per tutti. Per cui i Santi, intercedono allo stesso modo. Unico accessorio per chi si rivolge a loro, fede autentica.
quando ero al liceo mi colpì il termine con cui spencer definiva il senso di religiosità che è nell’uomo: l’inconoscibile. In effetti tutte le religioni partono dall’inutile ,ma affannosa ricerca dell’uomo di ri-muovere il “velo” del mistero, che suscita paura, senso panico,consapevolezza di fragilità,bisogno di aiuto nelle sofferenze. Vi sono state religioni che hanno usato procedure “misteriche” (zoroastrismo) ed altre, come le monoteistiche, che hanno avuto profeti o messia per rimuovere il velo , per rivelare il mistero(profeti del vecchio testamento, gesù, Maometto). E tutto ciò parte dall’esigenza dell’uomo, essere estremamente limitato, di trovare un senso della vita ,di avere una “speranza” che spesso si tramuta in “fede”. La secolarizzazione delle religioni ,poi,e spesso la credulità popolare ha creato giorno dopo giorno,strato per strato, una serie di sovrastrutture, che suscitano “fede” o “venerazione”.Le crociate, la storia delle reliquie ed i periodi spesso bui del potere temporale della chiesa hanno fatto il resto. Occorre riportare la religione al senso autentico della ricerca del mistero, discernendola dalle sovrastrutture secolari. E’ illuminante in questo senso leggere “la rifondazione della fede” di Vito Mancuso,un cristiano eterodosso.