Eboli: Cardiello sul “caso movida”

Il “caso movida” non può essere tralasciato dall’analisi politica nella città di Eboli. Assurdo, inopportuno, inverosimile. Sono questi aggettivi che descrivono il provvedimento voluto dai due Assessori di riferimento della Giunta Melchionda avente ad oggetto il divieto di svolgere qualsiasi attività serale di intrattenimento dinanzi le attività commerciali serali.
Ma dove vivono questi amministratori?  Forse non sono mai andati a fare un giro per Eboli, sul viale amendola, in Piazza della Repubblica dopo le 22.00! Li invito pubblicamente a recarsi in questi luoghi per rendersi conto della realtà che li circonda: Eboli è una città spettrale. Sembra di vivere nel gioco fantascentifico ” Silent Hill” e ritrovarsi in un paese spento, buio, morto e pieno di tristezza. Mascherare con il rispetto della legalità un provvedimento che ha il solo fine di limitare fortemente le attività inerenti eventi e manifestazioni musicali. Appare “strano” che un’ordinanza del 2009 dopo circa quattro anni venga rispolverata e praticamente imposta dalla politica ai gestori dei locali. In questo settore serve elasticità, si deve fare i conti con una crisi incredibile, insomma serve un altro passo!
I giovani ebolitani per ritrovare il sorriso devono recarsi fuori città, lo sanno anche gli Assessori Lavorgna e Bello ma con la loro azione politica stanno perseverando.
Invito i gestori dei locali serali e notturni di Eboli a indire una giornata di sciopero, in segno di protesta pacifica ed educata nei confronti di chi non ama la nostra città e non guarda al futuro.