Eboli: Legambiente su presenza Circo
L’associazione ambientalista con diverse lettere e comunicati ha tentato di porre all’attenzione del Comune di Eboli il fenomeno dello sfruttamento degli animali che avviene all’interno dei circhi. “Ancora una volta il nostro comune non si è dimostrato molto sensibile in materia di diritti e benessere animale- dichiara Caterina Manzione, responsabile di Legambiente Altrianimali- in Italia ci sono molti comuni che già da diversi anni ormai vietano ai circhi con animali di mettere tenda”. Animali deportati dai loro habitat, privati per sempre della loro libertà per essere trattati come fenomeno da baraccone, costretti con le buone, ma soprattutto cattive pratiche ad obbedire e a compiacere l’essere umano. Nei circhi si assiste allo stravolgimento della natura dove l’unica regola tra “l’animale-uomo” e “l’animale-bestia” è la sottomissione e l’obbedienza con la violenza. I legambientini ebolitani promuovono invece alcuni circhi che hanno scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, “Nuage”, “Hiccup” e molti altri che valorizzano al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Per Legambiente questa è la direzione da seguire, l’unica civile. “Chiediamo all’Amministrazione del comune di Eboli, sotto l’esempio delle buone pratiche di altri Comuni, di vietare con una delibera, l’attendamento di strutture circensi con animali sul territorio e di vietare pietose e pessime sfilate presso il corso principale di “elefanti ballerine” come verificatosi negli anni passati” conclude Caterina Manzione.