Salernitana: presentati i 18 componenti dello staff medico
Viene oggi presentato tutto lo staff medico della Salernitana che accompagnerà la Prima Squadra e le compagini Giovanili. Dopo i ringraziamenti, interviene Il Responsabile dell’Area Medica, Italo Leo, che ricorda tutte le partnership e rivela: “L’idea di questa conferenza mi è venuta dopo un corso a Coverciano con società molto prestigiose in cui abbiamo discusso dell’importanza di uno staff variegato e completo formato da persone con competenze professionali diverse al servizio di una squadra di calcio. Tra i ruoli del Responsabile c’è quello di individuare una struttura valida. Due anni fa con il Salerno Calcio eravamo partiti da uno staff di 5 medici, e siamo arrivati oggi a 18″. Una slide rivela come si struttura lo staff: due medici per la prima squadra e quattro per le giovanili, un fisioterapista per la prima squadra e tre per le giovanili, un massaggiatore per la prima squadra e uno per le giovanili, un medico per il recupero degli infortuni e cinque consulenti esterni.Si passa a presentare lo staff: “Tutto lo staff medico è originario della provincia di Salerno e siamo forse la maggiore espressione del territorio che ci possa essere“. Attraverso le slide vengono presentati i fisioterapisti Michele Santangelo e Giuseppe Magliano di cui vengono snocciolati curriculum e competenze. Per la Berretti il Medico Sociale è il Dott. Pietro De Luca, mentre il fisioterapista è il Dott. Giuseppe Sessa. Per gli Allievi Nazionali il Medico Sociale è il Dott. Mario De Laurentis, il Massaggiatore è il Dott. Lorenzo Barbuto che è anche coordinatore dei terapisti per il settore giovanile. Nello staff dei granatini c’è un consulente ortopedico, il Dott. Giampiero Calabrò e il fisioterapista Zizza, giocatore di rugby. Per i Giovanissimi Nazionali c’è il medico sociale Francesco Barba ed il Massaggiatore Prof. Piergiuseppe Isoldi. I consulenti esterni sono il dentista Gaetano Pisano, il ginecologo Pasquale Iannoto, il medico del lavoro Aristide Marino, il tecnico analista Dott. Carmelo Ruocco e il podologo Dott. Sergio Di Palma, ex calciatore professionista. Italo Leo, in chiusura di intervento ringrazia i partner della Salernitana: la Palestra Hammer dove la squadra effettua una seduta a settimana, la Palestra Olimpica dove si procede al recupero degli infortunati e la Farmacia Comunale che assicura i medicinali necessari. Parola poi al padrone di casa, il Dott. Antonio Borsellino Responsabile del Check-Up: “Oltre ad essere lieto di offrire questa collaborazione, vorrei ricordare che il nostro ruolo è importante anche per una crescita culturale attorno al movimento calcistico. Lo facciamo con passione, con immenso piacere e con la consapevolezza che dietro i 14 mila tifosi che hanno affollato l’Arechi c’è il lavoro di tante persone che dedicano la propria vita a questa missione”. Il Dott. Edoardo Casaletti, responsabile della Medisport: “Stamane ripensavo che mi sono ritrovato a collaborare con una squadra di Serie C con una grande organizzazione che non ha nulla da invidiare a quelle di massima serie. La nostra azienda nasce nel 1991 e nel corso degli anni siamo cresciuti tanto, diventando sponsor di Chelsea, Liverpool, Monaco e in Italia della Lazio. Quando mi è stata proposta ho accettato con immenso piacere. La nostra azienda ha sempre deciso di sposare progetti che poi alla fine si sono rivelati vincenti”. Sergio Pompamea, Direttore Tecnico della Sanifar, azienda produttrice e fornitrice di ausili ortopedici: “Realizziamo con materiali innovativi e tecnologici ausili e plantari personalizzati, creati su misura per gli atleti che ne hanno bisogno“. Parola a Giuliano Califano, Governatore della Caritas, a cui va il ringraziamento del Dott. Italo Leo: “Questa società sta dando una svolta eccezionale all’organizzazione di questa città, restituendo orgoglio e soddisfazione alla cittadinanza. Ed è un piacere che venga data la possibilità a chi lavora dietro le quinte di ricevere e dare il proprio ringraziamento. Per quanto mi riguarda sono particolarmente felice del fatto che sia presente Giovanni Pisano, uno di quelli che ci ha fatto sognare in passato”. Scherzando rivela: “Italo Leo vuole fare una carriera inversa rispetto a quella del collega, cioè passare dall’area medica a fare il calciatore. La mia presenza era doverosa per ringraziare quelli che danno la propria collaborazione. Non voglio fare come Lotito che parte da lontano, ma quando siamo arrivati non avevamo nulla. Però una cosa che abbiamo trovato è una struttura medica all’avanguardia che ci ospita e per l’esperienza che ho io dico che è il top a livello regionale e nazionale. Il settore medico per una società di calcio è nevralgico perchè i calciatori lavorano con il proprio fisico e non so quanto sarebbe stato possibile ottenere i successi sportivi senza il supporto di queste professionalità”. Rivolgendosi al Dott. Leo: “Ha fatto un lavoro egregio, partendo dalla prima squadra e facendo un percorso che è arrivato al Settore Giovanile, a cui tengo particolarmente”. Parlando del Volpe: “Non voglio quantificare per non essere smentito, ma spero di poter contare a breve su un quartier generale in cui concentrare tutto il settore ed avere un controllo capillare di tutta la situazione, dalla prima squadra al settore giovanile. Questa società può crescere solo se si rispecchia in tutto l’ambiente e non faccio solo riferimento ai tifosi”. Italo Leo invita al microfono anche esponenti di altre strutture mediche che operano sul territorio salernitano e che hanno una minore visibilità ma che – non per questo – svolgono un compito meno importante. Interviene il Dott. Francese, presidente della SMAISoli che combatte una malattia di cui ancora non c’è cura, la Sma. La risposta di Marco Mezzaroma: “Quello che facciamo noi è molto meno importante rispetto a quella che è la vostra mission”. Qualche battuta di Mezzaroma anche sull’aspetto tecnico: “Sono soddisfatto di queste prime giornate, il campionato è così lungo che non è il caso di procedere a critiche così premature. In Italia siamo tutti allenatori, ne prendo atto, succede a Salerno come n altre parti, l’importante è che il mister continui il suo lavoro. Il Pontedera non ha il blasone della Salernitana, ma attualmente è la capolista e dobbiamo affrontarla con il massimo impegno. Certo è che entrare in un Arechi con 10-14 mila persone diventa problematico per gli avversari ed è una spinta in più per noi”.