Salerno: “Integrazione e diritti umani” Kyenge in visita

 

Francesca Carrano

In un salone dei marmi gremito, si è svolto stamane il convegno sull’integrazione e la tutela dei diritti umani promosso dalla dott.ssa Maria Olide Tonin da sempre attiva, con la sua associazione SOS Solidarietà, in Africa, nella ex regione del Biafra, in Nigeria. Il convegno è stato fortemente voluto dall’On Gianfranco Valiante, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione  Anticamorra, attivo nell’associazionismo salernitano. Presenti le Istituzioni locali, religiose (Don Rosario Perrone dell’associazione Migrantes), i rappresentanti delle comunità straniere e il Console onorario del Congo. Ad aprire i lavori il Sindaco De Luca che ha precisato il perché del salone dei marmi “dove nacque la democrazia italiana dopo il disastro del fascismo”, chiaro riferimento alla svolta  di Salerno del 1944. Il Vice Ministro ha voluto ricordare Nelson Mandela, storica figura della lotta per i diritti civili nel Sud Africa, divenuto simbolo  di lotta contro tutte le discriminazioni. De Luca ha esposto orgoglioso il modello di integrazione salernitano: rispetto dei diritti di tutti nel rispetto delle regole condivise. Il Sindaco ha ricordato l’impegno contro l’abusivismo degli ambulanti in città per contrastare il quale l’amministrazione ha istituito i mercatini etnici. Ospite d’onore, il ministro per l’integrazione Cecile Kyenge che ha curato la prefazione del libro “accogliamoli tutti”, un invito all’Italia ad aprirsi agli stranieri. A seguire gli interventi di Anselmo Botte della Cgil, che ha esposto il  suo perché alla necessità dell’abolizione della Bossi-Fini e della necessità di dare la cittadinanza italiana a tutti gli stranieri nati in Italia. Si sono alternate poi le testimonianze di una rifugiata politica siriana, un giovane  marocchino che, dopo la guerra civile in Libia, è giunto a Salerno passando  per un viaggio della speranza e da Lampedusa, una nigeriana vittima della tratta sessuale e ora, grazie al progetto “vittime  di tratta” si sta ricostruendo una nuova vita. Unico filo conduttore del convegno la necessità di far approvare la legge sullo Ius soli a cui il Ministro di origine congolese sta lavorando. “Tutti i nati in Italia devono essere  cittadini italiani e tutti gli stranieri devono avere gli stessi diritti degli italiani” ripete come un mantra la  Kyenge, sulla necessità di ottemperare anche a doveri ha parlato però solo il Sindaco De Luca. Delicata e sentita la questione della cittadinanza agli stranieri “ non si può parlare di ius soli come di una formalità burocratica”- ci dice Antonio Mola di Rotta di Collisione “la cittadinanza è una questione  di appartenenza e condivisione della cultura e delle tradizioni di un popolo”-continua Mola “il Ministro Kyenge ha anche la delega alle Politiche Giovanili, cosa sta facendo? Cosa ha proposto?”. Prima dell’inizio del convegno ci sono state tensioni tra i giovani di CasaPound e gruppi di sinistra, questi ultimi, secondo quanto riferito da Luca Lezzi, responsabile di CasaPound a Salerno, avrebbero aggredito i giovani militanti di destra e intimato loro di lasciare il sit in autorizzato. E mentre nel palazzo di città tutto era in fermento per il  convegno, in  strada si respirava un clima surreale da anni ’70 con i gruppi di sinistra cantavano “bella ciao” e, salutando a pugno chiuso invitavano i “fascisti” ad allontanarsi.