Il sen. Alfonso Andria incalza il Governo sull'Ansaldobreda

 

Questo pomeriggio il Sottosegretario allo Sviluppo Economico On. Stefano Saglia, ha risposto nell’Aula di Palazzo Madama all’interrogazione che il sen. Alfonso Andria, primo firmatario, aveva presentato l’11 febbraio, poi sollecitando il Governo lo scorso 6 maggio. L’interrogazione, sottoscritta anche dai senatori Enrico Morando, Teresa Armato, Annamaria Carloni, Franca Chiaromonte, Vincenzo De Luca, Marco Follini, Maria Fortuna Incostante e Adriano Musi si riferisce alla drastica riduzione delle commesse all’Ansaldobreda Spa da parte di Trenitalia. I tagli riguardano in particolar modo il cosiddetto revamping, ovvero le lavorazioni affidate al Raggruppamento Temporaneo di imprese (RTI), capeggiato proprio dalla mandataria Ansaldobreda: l’ordinativo è passato da 901 a 450 carrozze già consegnate.Tale decisione, assunta mesi or sono, sta determinando gravi ricadute sulla produttività e sulla occupazione sia per le aziende appartenenti al RTI, che per quelle ad esso collegate, in gran parte concentrate nelle regioni del Mezzogiorno (Napoli, Reggio Calabria e Palermo che occupano circa 2500 unità) dove la crisi economica ha raggiunto livelli tali da non lasciare spazio a nessuna ipotesi di ricollocamento dei lavoratori licenziati.Andria nella sua replica si è detto insoddisfatto della risposta del Governo che ha eluso gli interrogativi fondamentali. Non è apparsa chiara, a giudizio dell’interrogante, la valutazione dei Ministri competenti in merito alla decisione assunta da Trenitalia, né è emersa una concreta intenzione da parte del Governo relativa ad interventi da esperire sull’Azienda al fine di indurla a riconsiderare la decisione del ridimensionamento della commessa. Come pure, secondo Andria, “non si coglie un atteggiamento del Governo volto ad individuare misure adeguate per fronteggiare le ricadute economiche ed occupazionali che la decisione assunta da Trenitalia sta producendo, se è vero, come è vero, che solo per il triennio 2009-2011 essa comporterà una riduzione di circa due milioni di ore di lavoro presso gli stabilimenti del suddetto raggruppamento di imprese”.“La immane tragedia di Viareggio – ha aggiunto il Senatore del PD – evidenzia ancora una volta la mancanza di un serio piano di manutenzione dei veicoli ferroviari italiani, molti dei quali andrebbero sostituiti perché vetusti”. “La Ansaldobreda – ha affermato il Sen. Andria –  è l’unico player nazionale in grado di sviluppare tutta la filiera del valore del treno e mettere in campo prodotti  di alta qualità in grado di rendere più competitivo l’intero sistema ferroviario nazionale. Ci aspettiamo dal Governo azioni forti e decise: il patrimonio di esperienza e di professionalità in questi anni accumulato in Ansaldobreda deve essere adeguatamente tutelato. Se veramente il Governo ha a cuore, come dice, le sorti del Mezzogiorno, parta dalle unità produttive di maggiore eccellenza – ha concluso Andria – rispetti la dignità di chi vi opera e dunque ponga in essere strumenti adeguati per potenziarle ”.