Napoli: Coisp “Quote rosa in Parlamento, dignità, meritocrazia”

Alla luce della bocciatura della norma che avrebbe consentito l’obbligo d’inserimento di un pacchetto di quote rosa ben definito in Parlamento, i Dirigenti Nazionali del sindacato di polizia Co.I.S.P. eletti in Campania,  Giuseppina Lombardi , Paola Menozzi , Mariarosaria Pugliese e Claudia Carbone , accolgono favorevolmente la coraggiosa decisione del Governo centrale. “Sarebbe stata una grave lesione della dignità femminile e meritocratica in assoluto – dichiara Giuseppina Lombardi, Consigliere Nazionale del Sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. eletta nel collegio di Napoli  – obbligare chiunque all’inserimento di un numero prefissato ed in ordine alternato di donne all’interno del Parlamento con la sola scusante che ci fosse una norma a sancirlo. L’innesto di chiunque in una lista elettorale, a prescindere dall’appartenenza sessuale  – continua Lombardi – deve essere garantita dalla sola legge che tutela la democrazia e la meritocrazia. Qualunque altra scelta porterebbe solo un ulteriore danno ad un paese che, già in passato, è stato oggetto di denigrazioni per l’errata scelta di attribuzione di poltrone a quote rosa poco meritocratiche”. Dello stesso pensiero è Paola Menozzi, Consigliere Nazionale del Sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. eletta anche essa  nel collegio di Napoli  ,  che aggiunge: “La scelta di incarichi di così alto profilo deve fondarsi esclusivamente sui requisiti della competenza e dell’abnegazione alla propria attività al servizio del cittadino e dello Stato che si rappresenta, indipendentemente dal sesso”.

Le fa eco Mariarosaria Pugliese , Consigliere Nazionale del Sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. eletta nel collegio di Caserta , che puntualizza : “Una società che possa ritenersi civile passa sicuramente attraverso la parità di genere senza obbligare, attraverso una norma, l’ingresso delle donne in Parlamento . Compito del legislatore è impegnarsi al fine dell’abbattimento delle barriere che ostacolano l’affermarsi di alcune categorie di fatto più svantaggiate; è doveroso allora conferire “pari opportunità” alle donne e ciò significa, etimologicamente: concedere le stesse occasioni che hanno gli uomini, azzerando gli ostacoli iniziali, e non il cammino intermedio, eliminare una disuguaglianza alla partenza, senza inserire discriminazioni di risultato. La politica ha il dovere di impegnarsi affinché si incoraggi anche l’opportunità di scegliere quale vita avere, senza troppi sacrifici, altrimenti, continueremo a chiedere una maggiore presenza femminile nei vertici senza avere un sufficiente numero di donne disposte a ricoprirne i ruoli, perché costrette a scegliere troppo presto e troppo alternativamente tra vocazione familiare e ambizione professionale. Appare quindi opportuno evidenziare che l’Europa è molto più avanti di noi”.

Mentre a chiudere è Claudia Carbone Consigliere Nazionale del Sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. eletta nel collegio di Caserta insieme alla Pugliese : “ Bisogna credere nelle donne e nelle loro capacità senza ricorrere a particolare norme che obbligano il loro inserimento in qualsiasi  istituzione, e per fare ciò si chiede di concepire un salto quantico dimensionale nelle menti del genere umano per poter addivenire ad una parità di genere”.