Valle del Sele: Ospedale, mobilitazione contro chiusura
Il piano sanitario della Regione sta rapidamente modificando la situazione sanitaria del nostro territorio. Una serie di passaggi successivi (decreto 49/2010 e 83/2013, delibera Dir Gen 4/2/2014 e il capolavoro del commissariamento di Eboli e poi di tutti gli ospedali della Valle del Sele) stanno impoverendo la Valle del Sele che sta progressivamente perdendo strutture sanitarie e tante altre perderà man mano che il piano regionale diventerà operativo. Da anni, Etica per il buon governo ha lanciato l’allarme sulla situazione sanitaria del territorio. Per anni, assolutamente inascoltati dall’allora sindaco Santomauro abbiamo chiesto di attivarci partendo da un consiglio comunale aperto e congiunto con gli altri comuni della piana del Sele per mettere in campo una proposta ed una strategia alternativa a quella della Regione. Vedevamo nelle prime mosse di quel piano una sanità provinciale fondata su tre ospedali: Nocera-Pagani, Riuniti di Salerno, Vallo della Lucania; con grave penalizzazione della Piana del Sele. Un bacino di circa 270.000 abitanti condannato a ritrovarsi con una ospedalità minimalista ed essenziale, ridotta a “luogo di smistamento dei pazienti”. Il processo sta arrivando a compimento: la chiusura della “medicina nucleare”, il mancato intervento per sistemare la radiologia nel nostro presidio ospedaliero sono la triste conferma di una “deriva” scientificamente voluta per il presidio di Battipaglia che il “Piano Aziendale” riduce a 111 posti letto e ora arriva anche il “commissariamento” dell’ospedale (con lo stesso commissario che sta devastando l’ospedale di Eboli mettendo in ginocchio reparti prestigiosi di quel presidio), che sembra essere un ulteriore passo verso il ridimensionamento del nostro ospedale. Fino ad oggi, nell’assordante silenzio delle forza politiche, queste decisioni sono state subite senza reagire. Finalmente ora, anche se in grave ritardo, qualcosa si muove: ad Eboli si è tenuta una prima assemblea pubblica organizzata dai sindacati poi il Sindaco ha accolto le istanze di alcune forze politiche e convocato un consiglio comunale sul tema. A Battipaglia un’assemblea è in programma presso l’ospedale per il 19/3. Noi di Etica Per Il Buon Governo, che stiamo partecipando a tutte le iniziative nei comuni della Piana, naturalmente ci saremo e ci faremo a nostra volta promotori di un momento di confronto fra istituzioni, forze politiche, forze sindacali, operatori della sanità, semplici cittadini di Battipaglia nella convinzione che non c’è più tempo: è giunta l’ora di lottare per salvare l’ospedalità della piana del Sele. Questa lotta deve riguardare tutto il comprensorio, che deve cogliere la difficoltà del momento e sapersi compattare a difesa del diritto alla salute dei propri cittadini. Deve quindi coinvolgere tutti i centri, grandi e piccoli della piana del Sele, a partire da quelli che ospitano i presidi ospedalieri. Gli obiettivi di questa azione congiunta devono essere: ripristino della normalità amministrativa, con l’immediata chiusura della fase dei commissariamenti, deleteri per la funzionalità dei presidi; rimodulazione del piano sanitario regionale in cui si ridia dignità alla Valle del Sele, individuando nei vari plessi, riuniti funzionalmente in una struttura coordinata ed efficiente, la possibilità di attivare percorsi di assistenza votati sia all’urgenza-emergenza che ad un approccio diagnostico-terapeutico completo. In sintesi, riportando l’ospedale unico della Valle del Sele tra le priorità della politica sanitaria regionale; revisione delle strategie economiche riguardanti le spese per il personale (risolvere le carenze con nuove assunzioni o, in alternativa, ottimizzando l’utilizzo di straordinari e ALPI) e per tecnologie (a Battipaglia servizi essenziali come medicina nucleare e radiologia sono fermi o a basso rendimento perché non si vogliono spendere alcune centinaia di migliaia di euro, mentre a Vallo della Lucania e Pagani si finanziano acquisti e lavori per milioni di euro) apertura di un tavolo regionale aperto a istituzioni e sindacati locali per ridisegnare la nostra sanità; Queste richieste andranno sostenute dal territorio tutto con una giornata di lotta che preveda, in tutti i comuni dell’area, la chiusura di scuole, uffici e negozi e con manifestazioni parallele e contemporanee, paese per paese, dei cittadini che non vogliono la penalizzazione della sanità del territorio. Etica per il buon governo