Cava de’ Tirreni: Cattolici in Movimento, convention all’Abbazia “La porta della fede” tra politica e crisi di valori

Un pomeriggio carico di spiritualità, quello organizzato dall’Associazione Cattolici in Movimento, presieduta a livello provinciale da Rita Occidente Lupo, direttore responsabile del nostro quotidiano. Dopo l’accoglienza con visita all’antico complesso monastico abbaziale,  nella sala delle Farfalle i saluti del presidente nazionale Luigi Cerciello, che ha portato anche quelli del vice Bruno Gentile, impegnato in altra sede. La delegata provinciale ha introdotto poi la motivazione di tale appuntamento, in uno dei punti forti dell’anno liturgico, ricordando anche una precedente convention in analoga sede con l’Abate Mons. Rota. Poi la meditazione dell’Abate Mons. Michele Petruzzelli “la porta della fede”. Numerosi accenti all’umiltà cristiana, coniugata col servizio, così incarnate da Papa Francesco, testimonial del Vangelo nel nostro tempo. Partendo dai Testi Sacri e ricordando la lettera di San Paolo ai Colossesi, l’Abate ha stigmatizzato ad una platea attenta, tra cui don Leone Morinelli, presenza autorevole dell’Abbazia, non solo come grande umanista e bibliotecario, e le rappresentanze dell’Auser di Salerno, il gruppo scout Agesci,gli Hopsitaliers NDL, l’urgenza della fede nel nostro tempo, che sembra averla smarrrita, inseguendo laicismo imperante. Ed invece certezza incrollabile in Dio, Padre d’amore, caparra di salvezza e di luce nelle tenebre. Nella nostra era, la diffidenza, la paura dell’altro, gap ad una solidarietà alla quale, sull’esempio della samaritana evangelica, chiamati i cristiani del nostro tempo. Non una fede sterile, habitus occasionale, ma modus vivendi contagioso: dalla gentilezza d’animo, al sorriso verso il prossimo. Un invito dunque, a non smarrire la fede autentica, che parte dal profondo del cuore, alla quale i Pontefici recenti, da Wojtyla a Papa Francesco, hanno invitato a perseguire senza mai demordere, anche tra gli alti e bassi umani, che inevitabilmente rimandano il polso della fragilità terrena. Le parole di  Petruzzelli hanno sollevato un acceso dibattito, al quale hanno preso parte attiva vari esponenti di gruppi ed associazioni intervenuti ed esponenti istituzionali, tra cui l’assessore comunale Luisa Trezza del Comune di Roccapiemonte, il presidente regionale dell’Aimc, Mario Ascolese, il vice presidente nazionale Giuseppe Battimelli, Maria Teresa de Scianni presidente nazionale Osservatorio sul diritto di famiglia, il poeta Mario Senatore e l’on. regionale Anna Petrone. Sulle responsabilità della classe politica imperante del degrado anche valoriale della società, la risposta che i singoli, autori di scelte valoriali in ogni campo. L’Associazione, che come ricordato da Cerciello si prefigge tra i fini, il bene comune e la tutela delle fasce deboli, continua una sfida nel nostro tempo, basata sul volontariato, nella formazione delle coscienze attraverso gesti autentici di opere fraterne. Pertanto, come concluso dalla Lupo, la prudenza evangelica, di cui il cristiano nel nostro tempo si fa interprete, senza dubbio non viene scissa dalla semplicità evangelica, ma oculatamente vagliata per non essere vittima di se stessa. Sapendo che comunque l’egoismo, non giova al progresso umano nè fomenta ponti d’amore: i cattolici, come testimoni dei primi discepoli, chiamati ogni giorno nel mondo ad andare, per essere, non per apparire, cristiani! Specialmente alle nuove generazioni, che implorano punti di riferimento per impostare in modo sano la propria esistenza!

 

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