L’Aquila ha pianto i suoi morti
Il ricordo di quel feroce sisma, che mise in ginocchio L’Aquila 5 anni fa, mostrando la forza della natura e mettendo a dura prova la durezza di una popolazione legata alla terra. In 12.000 a ricordare gli oltre 15.000 feriti e le 309 vittime, falciate da un sisma che rese una ridente regione, scenario di lutto e di morte. Allertando sonni tranquilli, per un territorio continuamente oscillante. Giovani ed adulti a pregare, con una lunga fiaccolata, per una tragedia che ancora inchioda di responsabilità civiche, promesse al palo. La ricostruzione, lenta: col contagocce, per chi deprivato di tutto! L’Aquila ha pianto i suoi morti in religioso silenzio, rimandando la compostezza di chi non si lascia andare ad estrinsecazioni esasperate. Sapendo dosare le stesse emozioni, gli stessi ricordi: nella Chiesa delle Anime Sante, simbolo del sisma, l’accorata omelia di don D’Ercole, sui rintocchi del campanile per ogni vittima. Un territorio che piange ancora i suoi morti, fasciato nel lutto, abbandonato da chi, al momento della tragedia, accorso armato apparentemente di pie intenzioni d’aiuto!
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