Pompei: Pasqua di volontariato e solidarietà!

Rita Occidente Lupo

Il sole atteso, ha brillato sulle uova pasquali, in una Domenica che ha visto centinaia di pellegrini accorrere ai piedi della Vergine di Pompei. Di ogni lingua e nazionalità! Pasqua, la Festività che invita ad esser migliori, a donare agli altri che sono nel bisogno. Così, sul piazzale Bartolo Longo, la lunga liturgia eucaristica ucraina, che ha registrato profondo raccoglimento, rivisitando il folklore anche religioso del popolo immigrato. Icone sull’altare e cesti con tradizionali uova dipinte, insieme a ghiotti panettoncini, stipati nei canestri ai piedi delle tante massaie, in composto silenzio. Al termine,  festoso banchetto coi cibi offerti. Che hanno catturato i palati golosi, ma non di tutti! In tale ottica, il parco dell’Amicizia di San Marzano Sul Sarno, fondato da Pietro Marsico, affiancato da Carmela Zuottolo, pionieri del presepe vivente che novera migliaia di presenze natalizie, insieme agli altri soci dell’Associazione hanno voluto omaggiare le Opere pompeiane. In particolare, le categorie fragili all’interno ospitate, orfani e minori a rischio, con prodotti della terra ed enormi uova pasquali. Un gesto di grande generosità, che connota lo slancio che Marsico e Zuottolo pongono nel vivere la solidarietà a 360°. Affinchè siano le opere, a scaturire da un adulto cammino di fede, che registra ancora la Valle pompeiana, meta di suppliche in ogni tempo dell’anno. Di qui l’idea, 30 candeline addietro, del presidente Mimmo Vignali, affiancato dal vice Luigi D’Amore, di dar vita ad un’equipe di volontari, sulla falsariga di quella di Lourdes, Hospitalitè Notre Dame, per offrire un servizio d’ordine ai bombardanti flussi di pellegrini in ogni stagione e per sbriciolare grani di spiritualità, a quanti vivono la fede solo in alcuni momenti clou dell’anno liturgico. I volontari, che la domenica e nei giorni in rosso sul calendario, oltre alle ricorrenze strettamente legate al culto mariano della Vergine, si ritrovano con umiltà a disciplinare la presenza liturgica dei fedeli, invitando al raccoglimento ed alla preghiera, di ogni età, provenienti da vari luoghi. “Ho pensato che il Santuario potesse aver bisogno di rinforzare un servizio d’ordine in Basilica- ha dichiarato Vignali- e che i tanti che accorrono numerosi, potessero aver bisogno spesso d’esser guidati all’interno del complesso recinto sacro. Dalla Sala Offerte, al Museo, dalla cappella Bartolo Longo, alla Chiesa superiore, un andirivieni spesso non accompagnato dal silenzio, che deve connotare il luogo religioso. Pompei, meta di turisti in ogni tempo! Di qui la nostra Hospitalitè, che d’intesa col Rettore, svolge un volontariato di accoglienza, a supporto liturgico durante le celebrazioni. Non occorrono particolari doti, per scegliere di collaborare al miglioramento del silenzio, che tanti cercano venendo dalla Vergine ed aprendole il proprio cuore, spesso carico d’angosce”. La corona del Rosario, la pia pratica della devozione dei 20 sabati, oltre alla Supplica la I domenica d’ottobre e l’8 maggio, granelli di un cammino spirituale che, oltre ad avere anche nel pllegrinaggio a piedi, un profondo significato, rimanda a tanti l’aspetto intimistico della fede: quanto un granellino di senape, capace di smuovere le montagne!

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