Roccadaspide: presentato progetto Cardio Pain. La buona sanità al Sud

Si è concluso con successo il forum, svolto a Napoli presso il Caffè Gambrinus, di presentazione del Progetto Cardio Pain messo a punto presso l’Ospedale di Roccadaspide in provincia di Salerno.  Cardiopain è un sistema innovativo per la cura dei pazienti cardiopatici cronici che permette di risparmiare sulla spesa sanitaria e migliorare la qualità di vita dei malati scongiurando l’abuso di farmaci antinfiammatori. Cardio Pain, che corrisponde ad una strategia dell’Agenzia Italiana del Farmaco ancora purtroppo largamente disattesa, è stato già adottato dalla Regione Piemonte. Un caso singolare, dunque, di buona sanità che dal Sud viene esportato nel Nord Italia. L’incontro ha visto coinvolti, con l’autore del progettoRaffaele Rotunno Direttore U.O. Cardiologia UTIC PO Roccadaspide, Salerno,i principali opinion leader  sia della cardiologia universitaria che ospedaliera: Prof. Arturo Cuomo Direttore S.C. Anestesia, Rianimazione e TerapiaAntalgica, Istituto Nazionale per lo Studio e la Curadei Tumori“Fondazione G. Pascale”, Napoli-Dr. Giovanni Gregorio Direttore U.O. Cardiologia-UTICPO San Luca, Vallo della Lucania, SalernoPastPresident ANMCO Regionale Campania-Dr. Franco Mascia Direttore U.O. Cardiologia UTIC AORNSant’Anna e San Sebastiano, CasertaPresidente ANMCO Regionale Campania-Prof. Pasquale Perrone FilardiDirettore Scuola Specializzazione Malattie CardiovascolariUniversità Federico II, Napoli-Dr. Pino Rosato Direttore Generale AORN San Giuseppe Moscati, Avellino-Dr. Marino Scherillo Direttore Dipartimento CardioscienzeAO G. Rummo, BeneventoPastPresident ANMCO-Prof. Bruno Trimarco Ordinario di CardiologiaII° Università degli Studi NapoliAORN Dei Colli/Monaldi, Consigliere del Presidentedella Giunta Regionale per i temi attinenti la Sanità. Questi gli spunti emersi dal Forum. Il progetto Cardio Pain è un tentativo innovativo di approccio alla complessità del paziente  cardiopatico ormai sempre  più spesso anziano e con più patologie; la frequente coesistenza nell’anziano di malattia cardiaca e artrosi  crea le condizioni per comportamenti terapeutici pericolosi; i farmaci, difatti, che curano il dolore cronico da artrosi  e le sue riacutizzazioni possono arrecar danno  al cardiopatico ed entrare in conflitto con le terapia cardiologica. Il prof Trimarco ha ricordato come questi farmaci possono destabilizzate i pazienti con scompenso cardiaco; il prof Perrone Filardi ha segnalato nei pazienti che han subito di già un infarto  il rischio di nuovi eventi coronarici  in particolar modo a seguito dell’utilizzo dei  COXIB e del diclofenac. Il dr Rotunno, autore del progetto cardiopain, ha precisato che  l’utilizzo di questi farmaci può portare nei pazienti con malattia cardiaca ad un incremento del rischio di eventi vascolari anche fatali ed infine il prof Cuomo ha ricordato che si può tranquillamente ricorrere ai farmaci oppiacei in questi pazienti, quando il dolore è inteso.                                                       Interessanti i commenti dei moderatori, il dr Marino Scherillo, il dr Pino Rosato ed il Franco Mascia, che hanno rimarcato la necessità di un  impegno complessivo della classe medica, in particolare dei medici di base, nell’affrontare questo problema ed hanno riconosciuto l’utilità ed il valore originale del modello di dimissione ospedaliera così come proposto dal dr Rotunno.                                                                                               Il modello prevede la comparsa accanto alla diagnosi di malattia cardiovascolare di un semaforo rosso,                  che segnala le limitazioni che quella speifica diagnosi comporta nei confronti dell’uso dei FANS.                                   Il modello approvato dall’AIFA è stato di già adottato dalla Regione Piemonte ed ha raccolto nell’incontro al Gambrinus l’assenso generale all’adozione anche in Campania. E’ prevedibile che la semplicità e l’efficacia del messaggio, contenuto nel modello di dimissione Cardio Pain,  contribuiscano ad una diminuzione della spesa sanitaria attraverso il calo degli accessi al PS e dei ricoveri ospedalieri.