Primo Maggio insanguinato!
di Rita Occidente Lupo
Una festa, quella del I maggio, ancora non esente da scontri. E feriti che in campo lasciano a volte la vita. Eppure la Festività, all’insegna di San Giuseppe lavoratore, invita a sedare gli animi dalla belligeranza! Ma quando il Paese scoppia di dissensi, quando la carenza occupazionale strozza, come le statue al Gianicolo incappiate, a ricordo degl’imprenditori suicidi, stritolati da Equitalia, la rabbia e la sete di vendetta, vittimizzano anche innocenti. Tra bandiere sventolanti, Torino ha macchiato la cronaca con feriti e palco selvaggiamente assaltato. I concertoni, su e giù per lo Stivale, coloranti messaggi sul lavoro carente: imput e strali contro la classe politica imperante! Un’Italia che, nel ricordare la dimensione lavorativa, non può che crocifiggere le sue attese civiche, dinanzi agli odierni scenari, rimandando l’antico dettato costituzionale: “L’Italia, Repubblica democratica basata sul lavoro!”