Eboli: Piano di Zona, Regione abbandona i piu’ deboli

Questa mattina, presso l’Aula Consiliare, si è svolta la conferenza stampa relativa alle attività del Piano di Zona – Comune di Eboli capofila – e alle gravi inadempienze della Regione Campania. Sono intervenuti il Sindaco di Eboli Martino Melchionda e l’assessore alle Politiche Sociali Annarita Bruno.“Le accuse del Nuovo Psi – ha dichiarato il primo cittadino – sono strumentali, ingiuste e disoneste, sul piano intellettuale. Il nostro Piano di Zona è riuscito a garantire i servizi essenziali ai cittadini, pur nel totale abbandono della Regione Campania, che dal 2012 non versa un solo euro per l’erogazione di servizi di grande utilità sociale. Noi abbiamo fatto la nostra parte, versando prima 800mila euro e anticipando poi altri 700mila euro per conto della Regione. I megafoni locali di Caldoro farebbero bene a vergognarsi delle affermazioni fatte a mezzo stampa, che offendono gli sforzi che il Piano di Zona sta compiendo per mantenere tutti i servizi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione: disabili, anziani e minori. Piuttosto che rivolgere accuse strumentali e generiche perché non dicono che la Provincia ha letteralmente abbandonato i giovani studenti disabili che frequentano le scuole superiori? Noi, come Piano di Zona, garantiamo l’assistenza specialistica nelle scuole primarie di primo e secondo grado – quelle di nostra competenza – a 64 utenti in tutto l’ambito, e 40 soltanto ad Eboli. E gli studenti  disabili delle superiori, non ne hanno diritto? Per quanto tempo ancora la Regione vuole mantenere questa condotta e scaricare tutto sugli enti locali? Ci Spieghi questo il Nuovo Psi, e se davvero vuole offrire un contributo reale, si astenga da accuse demagogiche e generiche e provi a convincere i propri sodali in Provincia e Regione a procedere all’erogazione dei fondi necessari a garantire il mantenimento di servizi essenziali e di grande rilevanza sociale”. Altissime le cifre che la Regione deve ancora trasferire al Comune di Eboli, in qualità di capofila del Piano di Zona, cifre che sono il segno delle gravi inadempienze regionali, sia per quanto riguarda l’erogazione dei fondi sia per quanto riguarda l’emanazione delle linee guida necessarie per programmare i servizi sociali. E’ quanto ha affermato, con dati alla mano, l’assessore Bruno in conferenza stampa: “Abbiamo anticipato 1.5 milioni di euro e il credito totale maturato dalla Regione ammonta a ben 2 milioni di euro. E pur in tale contesto, abbiamo garantito tutti i più importanti servizi: l’assistenza domiciliare agli anziani (ADI), l’assistenza domiciliare ai disabili e l’assistenza specialistica delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Soltanto per quest’ultima abbiamo anticipato circa 250mila euro, garantendo il servizio a 64 utenti con 30 operatori, con un rapporto 2 a 1. E’ stata potenziata l’assistenza domiciliare agli anziani, sia in termini di risorse che di utenti, e questo di certo non grazie alla Regione, ma alle risorse aggiuntive messe a disposizione del Piano Azione e Coesione. Garantiamo questo servizio a 195 anziani, senza considerare l’assistenza integrata ad altri 134 anziani, che avviene attraverso l’Asl. Anche qui la compartecipazione dei comuni ammonta a ben 420mila euro. E ancora, per quanto concerne l’assistenza domiciliare ai disabili, quella di natura sociale coinvolge 116 utenti, quella integrata 23 utenti, e la nostra compartecipazione e pari a oltre 300mila euro. A tutto ciò va aggiunto il progetto ‘Home care premium’ che, attraverso una convenzione con l’Inps, ha consentito a 150 famiglie servizi di assistenza domiciliare in favore di soggetti in condizione di non autosufficienza. A giugno sottoscriveremo di nuovo la convenzione e dunque potremo potenziare il servizio.  Colgo anche l’occasione – conclude l’assessore Bruno – per ribadire che ogni tipo di servizio erogato dal Piano viene assegnato attraverso gara ad evidenza pubblica”.