Agropoli: conferenza “Monachesimo Mediterraneo e Paesaggi Culturali”
«Monachesimo Mediterraneo e Paesaggi Culturali» è il titolo della conferenza internazionale in programma venerdì 30 maggio alle ore 10 presso il Palazzo Civico delle Arti di Agropoli. L’appuntamento è promosso dall’Associazione Identità Mediterranee, in collaborazione con il Comune di Agropoli, le Direzioni Regionali MIBAC di Campania e Basilicata e l’Associazione Achille e la Tartaruga. Ospite il Libano, con il Sindaco di Qadisha, sito dei famosi monasteri maroniti iscritto nella Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale nella categoria dei Paesaggi Culturali, ed un rappresentante della comunità monastica maronita. La conferenza si inserisce in una serie di manifestazioni legate alla conoscenza e valorizzazione delle presenze monastiche nel Mediterraneo e alla relazione che esse hanno avuto con la costruzione dei paesaggi culturali. Dopo i saluti del sindaco di Agropoli Franco Alfieri, saranno presenti: Carla Maurano – architetto paesaggista; Luigi Rossi – professore ordinario Università di Salerno (Monachesimo e vita quotidiana); Attilio Maurano – direttore regionale della Basilicata (Monticchio e il Paesaggio del Vulture); Luigi Bubbico – architetto paesaggista (Il Monachesimo nel Metapontino. Le strutture); Franco Caputo – architetto paesaggista (Il Monachesimo nel Metapontino: gli insediamenti); Mtanios Twak – rappresentante della Comunità Maronita Libanese (Gli insediamenti maroniti in Libano); Hani Twak – sindaco di Qadisha, Libano (L’insediamo di Qadisha, sfide di gestione). Nella seduta pomeridiana che avrà inizio alle ore 15, previsti gli interventi di: Giovanni Villani – architetto Soprintendenza BAP di Avellino e Salerno (Insediamenti monastici nel Salernitano); Caterina Babino – PHD Università Paris 3 (La ricaduta del Monachesimo Medioevale sul territorio); Gregorio Angelici – direttore regionale della Campania (Sfide di valorizzazione). Seguirà il dibattito “Un network per la gestione e la valorizzazione”. Le conclusioni saranno affidate a Gregorio Angelici, direttore generale della Campania.