Salerno: rione Carmine in festa per la Madonna del Carmelo
Grandi festeggiamenti religiosi e civili, anche quest’anno nel rione Carmine, per la Vergine del Carmelo. Dalla preparazione liturgica, alle note canore. Passando anche per la polvere pirotecnica, che incisivizza la festa. La Santa Patrona, come ogni anno portata solennemente in processione e poi, prima di rientrare nell’Arciconfraternita, sull’altare maggiore, vari giri di saluto, alla folla trepidante. Un’usamza alla quale ormai sono avvezzi i fedeli, che attendono il rientro della statua, al calar delle tenebre. Per la prima volta nel 1598, si presentarono ai salernitani i Padri del Monte Carmelo, riferisce una preziosa pubblicazione, curata dettagliatamente da Mons. Italo D’Elia. Nel 1714 la fondazione di una congregazione laicale, di uomini e donne, sotto il titolo di S.Maria del Carmine, S.Donato, S.Alberto e S.Simone De Stock. In breve tempo crebbero le file laicali, dedite al culto mariano. Col passare degli anni, la devozione infervorò gli animi e non tardarono a giungere anche lasciti a tale realtà religiosa. Dopo la seconda guerra mondiale, un boom edilizio coinvolse il rione Carmine. Sorse così l’Arciconfraternita, che seppelliva anche i propri defunti in chiesa. Solo nel 1954 l’approvazione di una cappella cimiteriale, alla quale ne seguì una seconda. Nel 1964, venne celebrato il 250° di fondazione con solenni momenti liturgici e civili. Oggi l’Arciconfraternita svolge anche opere di carità, tra cui borse di studio ed assistenza ai bisognosi. Il culto alla Vergine del Carmelo, che le figlie di Maria, Carmelitane, tributano con l’abito marrone ed il mantello bianco, espresso attarverso atti di vita concreti. Che gli stessi uomini, con tanto di medaglione al collo con la sacra effigie, s’impegnano a testimoniare.