Campania: Sel, lettera aperta segretari regionali centro sinistra

La configurazione del voto, sia europeo che nei comuni, ci rimanda ad una valutazione complessa, anche in relazione alle contraddizioni tra voto d’opinione e libero rispetto a quello maggiormente “strutturato” delle realtà locali. Sinistra Ecologia e Libertà valuta positivamente il risultato ottenuto alle Europee con la lista l’Altra Europa ed è determinata a continuare il lavoro rivolto alla costruzione di un campo largo di una sinistra di governo e che abbia come prospettiva il suo rinnovamento e la necessità di rilanciare su basi nuove il centrosinistra. Il campo locale segnala gli splendidi risultati di Casal di Principe e Castelvolturno, risultati raggiunti grazie all’unità di un centro-sinistra non schiacciato sulle larghe intese,  mentre rileva che laddove il PD preferisce appiattirsi nel perimetro della maggioranza di governo il dato elettorale risulta fortemente negativo (es: Nola, Torre del Greco, Gragnano). Sul terreno delle alleanze dunque in Campania è necessario operare con chiarezza, evitando di riprodurre in futuro larghe intese a livello regionale e mettendo in campo una coalizione che vada oltre le vecchie sigle del centro sinistra e coinvolga quanti (da sinistra, nell’area democratica) hanno a cuore le sorti del Mezzogiorno. L’urgenza di un simile percorso è dato dalla manifesta incapacità del governo regionale a dare risposte concrete alla crisi campana: è nota la vicenda dei fondi comunitari (perdiamo quasi 5 milioni di euro sulla programmazione 2007-2013 e stiamo compromettendo quella 2014-2020); parlano chiaro le vicende della sanità con, da ultimo, l’inspiegabile nomina all’ARSAN di Montemarano, che rilevano di fatto il tentativo di costruire, sulla pelle dei cittadini, un blocco di potere in vista delle prossime regionali; è sotto gli occhi di tutti la mancanza di qualsivoglia accenno a politiche industriali, a sostegno della ricerca e per lo sviluppo (i dati sulla disoccupazione, e in particolare quella giovanile sono talmente gravi da rendere necessarie misure straordinarie a sostegno dei giovani; Garanzia Giovani non basta!), mentre necessitano scelte in aiuto delle famiglie, per il lavoro con la necessità di un impegno pubblico diretto nella creazione di nuove opportunità rivolte alla crescita;  mancano politiche di rilancio del turismo, laddove si assiste ad una distribuzione a pioggia delle risorse tese ad alimentare clientele, piuttosto che a concordare un piano con gli operatori del settore. In Campania è dunque aperta una sfida che ci interroga sulla qualità di un alternativa capace di segnare una discontinuità con il passato  e della necessità di prendere atto che la regione merita una svolta. Se le vicende della corruzione, del sistema delle tangenti, hanno il loro baricentro nel Nord Italia, come dimostrano anche le confessioni di Iovine, noi dal SUD e dalla Campania, siamo chiamati a lanciare la sfida per un profondo rinnovamento della politica che in primo luogo spezzi il legame con il potere camorristico. La sfida di un rinnovato centro-sinistra che, con diverse modalità e regole, impedisca che accada che nel consiglio regionale siano presenti tanti, troppi consiglieri indagati; tanti, troppi consiglieri arrestati. Impedirlo ad esempio, attraverso la proposta di un impegno, da parte dei candidati qualora eletti  a dimettersi nel caso di accuse di collusione camorristica e di accuse di qualsiasi delitto contro la P.A. Rappresenterebbe questo un concreto gesto politico autonomo, del tutto separato e indipendente dal percorso processuale; l’applicazione concreta di un codice di comportamento che non intende ledere la garanzia dei tre gradi di giudizio e la presunzione d’innocenza fino alla conclusione del processo. Occorre stipulare un patto fondativo con i cittadini che collochi al centro l’idea della ricostruzione del tessuto di questa regione. Il tema è quanto mai attuale, anche in ragione del riassetto delle istituzioni locale (provincia, area metropolitana). E Napoli e la Campania possono e devono svolgere un ruolo di traino, recuperando il dibattito sulle politiche e le misure per il Mezzogiorno. L’istituzione dell’Agenzia per il Sud è un primo parziale passo, insufficiente tuttavia se non accompagnato da politiche e scelte nazionali ed europee, che in questi anni sono mancate, nette e coerenti. Sinistra Ecologia e Libertà propone di assumere subito una forte iniziativa sul terreno della definizione della coalizione, di un programma che coinvolga tutta la migliore società campana (“primarie delle idee”) e della definizione delle regole per svolgere le primarie, attraverso le quali scegliere il candidato alla Presidenza della Regione. I contenuti del comunicato del 17 Marzo indicavano già il percorso: “I segretari dei partiti del Centro Sinistra si sono riuniti oggi pomeriggio nella sede regionale del Pd per mettere in piedi la nuova coalizione in vista delle prossime amministrative e delle regionali del 2015. In particolare, in modo unitario, si è deciso di avviare il percorso per l’individuazione del candidato presidente della Regione nel più breve tempo possibile. Inoltre si è deciso di realizzare una serie di iniziative di contrasto all’azione devastante della giunta Caldoro in particolare nei settori della Sanità, dei rifiuti, delle bonifiche, della depurazione delle acque, dei fondi europei, dei trasporti, del lavoro e dell’istruzione.”  Mettiamoci quindi subito al lavoro per definire proposte e iniziative sui temi indicati, proviamo a fissare lo svolgimento delle primarie subito dopo Agosto. Sinistra Ecologia e Libertà vi sottopone pertanto la proposta di convocare un’assise prima dell’estate, con tutti gli eletti del centro-sinistra a livello locale e nazionale, con le forze sociali, il mondo dell’associazionismo e dei saperi per elaborare il Manifesto per una Campania Libera. Libera dalla camorra e dalla corruzione, libera dalla cattiva politica e da governi incapaci, libera dal dramma del lavoro e dalle emergenze sociali, libera dalle emergenze ambientali e da politiche che hanno calpestato la cultura e le nostre risorse ambientali e culturali. Sinistra Ecologia e Libertà dal canto suo e nel frattempo definirà nell’assemblea regionale di fine giugno, il suo percorso volto a delineare entro settembre le trasparenti modalità con cui costruire le candidature per le regionali, intendendo coinvolgere quante più energie possibili.

Salvatore Vozza, coordinatore regionale Sel Campania

Carlo Giordano, coordinatore provinciale Sel Napoli

Raffaele Aurisicchio, coordinatore provinciale Sel Avellino

Lorenzo Cicatiello, coordinatore provinciale Sel Benevento

Giovanni Cerchia, coordinatore provinciale Sel Caserta

Gerardo Calabrese, coordinatore provinciale Sel Salerno