Eboli: Melchionda su decreto Sblocca Italia

Il premier Matteo Renzi ha annunciato, per la fine del mese luglio, il provvedimento “Sblocca Italia”. L’obiettivo è quello di sbloccare opere ed interventi fermi al palo, e per farlo ha chiesto a tutti i sindaci di individuare nel proprio territorio quali sono le partite bloccate e perché.  Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ha risposto prontamente all’appello e in queste ore è partita la sua lettera: “Mi auguro che Renzi possa davvero fare la rivoluzione che l’Italia attende, e creare le migliori condizioni per sbloccare opere pubbliche di grande rilevanza, ferme da ormai troppo tempo, perché ingessate negli artificiosi iter burocratici, e vittime, nel nostro caso, delle inadempienze della Regione Campania, alla quale continuiamo a chiedere che fine abbiano fatto i milioni di euro di fondi europei e ministeriali da lei incassati e mai pervenuti all’Ente. Innanzitutto, la Regione non ha più versato le quote di sua competenza, e di competenza del Ministero, nell’ambito dei lavori di riqualificazione urbana delle aree di via Buozzi e piazza Regione Campania. I lavori relativi al primo lotto, peraltro, sono in avanzato stato di realizzazione, ma il cantiere rischia di fermarsi se la Regione non eroga i quasi 2 milioni di euro che deve all’Ente, che, con non poche difficoltà, ha già fatto fronte alla sua parte. Senza considerare poi che, per l’intero intervento, le quote che la Regione dovrebbe trasferire ammontano ad oltre 7 milioni di euro. Altro cantiere destinato al blocco è quello relativo ai lavori di completamento delle urbanizzazioni primarie in area Pip. Anche qui i lavori sono stati finanziati dalla Regione per 3,4 milioni di euro, con una quota di cofinanziamento a carico del Comune pari a 320mila euro, per la quale l’Ente ha già contratto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. I lavori sono attualmente in corso ed è già maturato, a favore dell’appaltatore, il primo stato di avanzamento dei lavori, che è di importo superiore all’intero ammontare del mutuo contratto dall’Ente. La Regione non ha mai versato alcunché di sua competenza, e ad oggi non ha emesso alcun decreto di finanziamento. Altro importantissimo intervento fermo al palo è quello relativo all’ impianto di compostaggio, autorizzato dal Commissario Straordinario per l’Emergenza rifiuti nel 2008. I lavori sono stati ultimati nel 2012 e l’opera è stata collaudata nel 2013. La Regione Campania non ha ancora erogato l’ultima trance del finanziamento pari a circa 400mila euro, somma che il Comune ha anticipato con propri fondi per far fronte a tutti gli adempimenti necessari per la liquidazione dello stato finale. Per l’avvio dell’impianto sono necessarie la verifica del funzionamento delle apparecchiature elettromeccaniche, la fornitura delle apparecchiature informatiche per gli uffici e la messa in opera dell’indispensabile sistema di allarme, i cui costi ammontano a circa 300mila euro. Si tratta di opere pubbliche che ricoprono grandissima rilevanza, tutte ferme o non completate a causa di una Regione sorda e sempre più distante dalle esigenze dei territori, che continua ad essere un vero e proprio ostacolo allo sviluppo e alla crescita, e l’anello debole nell’ambito dell’intero sistema dei finanziamenti europei e ministeriali”