Battipaglia: Etica …e se tornassimo a parlare di politiche sociali ?

 “Etica per il Buongoverno” aveva denunciato a suo tempo il “colpo di mano”  compiuto dal Comune di Pontecagnano, con il sostegno da altri comuni dell’area del Piano di zona, che approfittando della mancanza di una guida politica al Comune di Battipaglia, e scambiando le politiche sociali per l’ennesimo “tavolo di spartizione”, aveva sottratto al Comune di Battipaglia la guida del Piano di Zona. Avventurandosi su una strada particolarmente “stretta”, senza le adeguate professionalità ( si è dovuto far ricorso al Segretario generale del Comune di Pontecagnano alla direzione tecnica del Piano di Zona ed ora, che la stessa è andata via si langue in una situazione di caos assoluto), senza una memoria storica delle politiche sociali messe già in campo in questa area. Gli effetti di tale operazione sono sotto gli occhi di tutti: le politiche sociali sul nostro territorio sono praticamente inesistenti. E mentre il problema scoppia in tutta la sua gravità il Piano di zona non trova nulla di meglio che discutere sulla “Azienda Speciale” e nuovi incarichi. Il Comune di Battipaglia ha pagato in questo anno l’ignavia e la disattenzione per la questione, da parte di chi lo rappresentava, a partire dal tipo di convenzione che lega i Comuni del piano di Zona, rispetto al quale ” Etica” si era permessa di suggerire al Commissario Straordinario che ha retto le sorti del Comune fino a qualche mese fa, alcune correzioni da proporre all’assemblea generale, in mancanza dei quali quella convenzione non andava firmata, perchè pensata e voluta per emarginare la nostra città. Ora a fronte del disastro di questo anno di gestione, il neo Sindaco di Bellizzi pone una questione vera : creare un Piano di zona ” altro” rispetto a quello con Pontecagnano capofila, rimettere in gioco le professionalità alte che il Comune di Battipaglia può mettere a servizio del nuovo Piano. Etica per il Buongoverno fa propria quella indicazione, invita tutte le forze politiche locali a prendere posizione su quella proposta ed invita i “Commissari” che oggi reggono il governo cittadino, a farsi parte attiva nella realizzazione di questa proposta, per ridare alla nostra città ciò che inopinatamente le è stato sottratto, per ridare un senso alla parola “politiche sociali”, sul nostro territorio .

 Etica per il Buongoverno