Salerno: No Crescent, azione giudiziaria scioglimento consiglio comunale
La vicenda Crescent, dopo il clamoroso silenzio assenso del Soprintendente, l’appiattimento dell’ente di tutela verso l’ente comunale -come riconosciuto dal perito Boeri-, il mancato intervento delle Istituzione ad ogni livello, continua ad essere costellata da tante anomalie. Non bastavano i sequestri penali, l’intervento della Procura, gli annullamenti del Consiglio di Stato, le indagini che coinvolgono molti dirigenti comunali, amministratori e lo stesso primo cittadino. In questi giorni abbiamo appreso dal parere del Soprintendente Miccio che il Sindaco sin dal 2008 ha avuto delle “interlocuzioni” con gli organi della Soprintendenza. Da ultimo, in queste ore, apprendiamo che si vuole coinvolgere della questione urbanistica anche il consiglio comunale. In definitiva, si vuole continuare sulla via dell’illegalità. E’ ben noto che in materia paesaggistica le competenze non sono né del Sindaco, né del consiglio comunale. La competenza è demandata ai dirigenti, alla commissione locale del paesaggio e al Soprintendente. Non è previsto, né è possibile, alcun tavolo tecnico da parte di organi ministeriali. La situazione è seria, a Salerno gli organi comunali sono privi di legittimazione: il Sindaco è decaduto, indagato nella vicenda Crescent, insieme a tanti componenti la Giunta comunale, numerosi dirigenti di settore pure risultano coinvolti, a vario titolo, nelle indagini penali condotte dai pm Valenti e Alfano. Peraltro, nel nostro paese non è mai accaduto che un Pua di iniziativa comunale fosse indiziato di lottizzazione abusiva. Fatti seri e gravi che fanno vedere un quadro istituzionale a tinte scure, anzi fosche. Le associazioni agiranno in sede giudiziaria per lo scioglimento del consiglio comunale affinché sia riportata la legalità nel funzionamento degli organi comunali che, per legge e prim’ancora per dettato costituzionale, devono essere liberi, responsabili e rispettosi delle norme. La cittadinanza attiva continua a battersi per la legalità, in queste ore raccogliamo le adesioni di tanti cittadini che chiedono che i responsabili della devastazione dell’area di Santa Teresa paghino le conseguenze di errori tecnici e amministrativi.
Comitato No Crescent