Angri: Asia, maggiore attenzione sindacale ai commercianti

 Duro affondo dei vertici Asia, associazione anche se nata da pochi mesi, che si è immediatamente ramificata in tutta la provincia di Salerno; il tutto con fondi privati e non pubblici, mediante il sacrificio del gruppo dirigente che investe gli utili dei servizi dati ai commercianti. Ad oggi risulta in alcune parti della provincia essere l’unica rappresentante sindacale, come nell’Alto Sele e nei comuni del Vallo di Diano, realtà trascurate dagli enti preposti. Molti imprenditori rinomati a livello nazionale ed internazionale sono entrati in Asia, non ultimo Gino Sorbillo, nominato mesi fa Presidente provinciale dei Pizzaioli Asia. Pochi giorni fa, il Sindaco di New York De Blasio è stato ospite della famosa e storica pizzeria di Napoli, con grande soddisfazione del Presidente Regionale Asia Flavio Boccia. I Vertici Asia ritornano a farsi sentire a tutela  dei commercianti di Angri, i quali hanno rappresentato le loro lamentele dopo la manifestazione della pizzafest; sull’argomento si era espresso direttamente il Presidente Regionale  dell’Associazione Flavio Boccia, il quale dichiara” Oramai alcune associazioni sindacali sembrano dei comitati feste, più incentrati ad utilizzare i fondi camerali, che a fare sindacato puro a tutela dei commercianti” . I Vertici di Asia non concepiscono e non accettano l’attacco fatto ai cittadini stranieri: questa discriminazione non deve andare avanti, le norme valgono per tutti senza distinzione di sesso, religione e nazionalità,  quindi distanze da queste posizioni. Il problema del commercio, come da denuncia fatta al   questore di Salerno Alfredo Anzalone, è nella concorrenza sleale fatta da società fittizie, create con l’intento di durare due anni, vendendo i prodotti sotto costo a danno dei commercianti che regolarmente pagano le tasse e che mettono a rischio il loro patrimonio personale. Guarda caso, sono sempre gli stessi ad essere tartassati dal fisco e che ricevono periodicamente i controlli;  il loro difetto è quello di essere legalizzati. Bisogna sfatare questo tabù mediante un aumento nei controlli verso quelle attività che vendono sotto costo, che spesso risultano irregolari o dove la merce risulta avere una tracciabilita’ incerta. Queste sono le lotte serie da fare su Angri. Da fine settembre più presenti sul territorio grazie ad un ufficio situato al centro cittadino. Sui dati diffusi mediante la Camera di Commercio su Angri, Boccia: ” Il Commercio oramai è morto, non serve la consapevolezza del problema per risalire , non servono metodi politici per invertire i dati, bisogna saperli interpretare infatti, per stabilire una crescita di attività, non basta contare le partite Iva aperte o le ditte o società inattive per svariati motivi ( vedi la speranza di avere fondi statali ecc.), ma bisogna verificare la qualità delle attività chiuse e riaperte. Ormai è prassi aprire e chiudere attività per eludere e danneggiare l’erario, dove il carico va a danno delle amministrazioni e degli imprenditori seri. Altro dato triste è che chiudono o vanno in difficoltà le attività storiche di Angri, perdendosi così le tradizioni storiche. Che si vada singolarmente dai commercianti a dire che il commercio è migliorato, le risposte non saranno certo simpatiche. Il Commercio è arrivato a questo punto anche perché molte associazioni sindacali hanno pensato ai propri interessi e non a quelli degl’ imprenditori, i quali concordano che fare sindacato è una cosa seria oggi più di ieri.