Salerno: mobilità dirigenti scolastici da verificare! Stio all'Itis "Focaccia" chiede accesso agli atti
Rita Occidente Lupo
Sotto il sole, malgrado la bizzarra estate, anche le premesse per un nuovo anno scolastico, che non spolvera la panchina pensionistica per quanti, dopo anni d’impegno tra i banchi, tra sommatorie e ricostruzione carriera, in apnea di sollievo per la pensione. Nell’Italia riformista, che seppur muti colore politico, non cambia musica nei tagli sempre a Sanità e Scuola, ancora una battuta d’arresto per il mondo dell’Istruzione. Che anche se agguanta la sfida millenaria, per una cultura competitiva con gli spaccati europeisti, lascia a tappeto esigenze ed infrastrutture, orfane d’interventi. In nome di quel dictat economico, che imperativamente detiene la leadership ogni qualvolta si tenti disperatamente di voler procedere in modo consono alla contemporaneità. Non sullo stile oxfordiano, tantomeno su quello tedesco, ma appena appena sulla falsariga di quella scuola che l’Invalsi monitora, stigmatizzando spesso le afasìe tra Nord e Sud del Paese. Una scuola sulla quale s’investe poco, ma alla quale si chiede tanto: sulla quale pronto il j’accuse, scaricabarile di famiglia e società, ma nella quale sembrano sempre più pochi a credere. Eppure, tra elevazione d’obbligo e riforme d’esame, la scuola deve tenere il passo della formazione delle nuove generazioni, sfidando venti contrari alla corretta crescita evolutiva. In tale contesto, indispensabile che il ruolo degli operatori, sinergico. E che le dirigenze sappiano agglutinare le risorse interne, coordinando un processo formativo strategico, multidisciplinare. Anche per il nuovo anno scolastico, l’ Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha pubblicato la mobilità dei dirigenti che ne avevan inoltrato richiesta. Non senza qualche picca di perplessità in alcuni, come nel caso del dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Glorioso” di Montecorvino Rovella, Renzo Stio. Perdente posto, 49 anni, salernitano, da circa 20 anni dirigente, prima al Circolo Didattico di Novi Velia, poi all’Istituto Comprensivo di Roccadaspide e Pellezzano, aveva richiesto il Liceo Classico “T.Tasso” di Salerno, su pensionamento del dirigente Salvatore Carfagna. Per precedenza e titoli aveva puntato sull’ambita istituzione cittadina, che rimanda la patina umanistica del tempo. Ed invece, tra le vetuste aule, la dirigenza a Carmela Santarcangelo dall’Istituto Tecnico “Pucci” di Nocera Inferiore, dopo un anno di presidenza, in seguito alla prematura scomparsa del dirigente Donato Viscido. Ed a Stio, la mobilità sull’Istituto “B.Focaccia”, un tempo esplosivo d’iscrizioni, sotto la dirigenza di Donato Menotti e vantante anche la sede di Baronissi, oltre a quella di Fuorni alto e di Via Urbano II. “Nulla contro il “Focaccia”- dichiara Stio- solo non comprendo l’adozione dei criteri, che mi vedono scavalcato in una richiesta, legittimata da titoli. Senza alcuna remora pregiudiziale, non conoscendo la collega Santarcangelo, di cui non dubito della valentia, mi chiedo soltanto in nome di quali parametri il direttore generale abbia adottato tale scelta e per quanto ci sia stata discrezionalità. Credo che in nessun conto sia stata tenuta la mia posizione: nè in merito al curriculum, insegno dall’età di 20 anni nè in base al mio ruolo a scadenza triennale, come dirigente e pertanto nella condizione di poter chiedere la mobilità, contrariamente alla collega Santarcangelo, soltanto da un anno al “Pucci”. Al fine d’evitare che l’Amministrazione Regionale possa non valutare appieno la mia posizione, ho inoltrato richiesta di rettifica sui movimenti di sede e richiesto l’accesso agli atti. Mi auguro che per settembre possa ricevere adeguato riscontro, al fine d’avviare un nuovo anno con la convinzione d’essere nella sede giusta! Da uomo di scuola ho sempre lavorato, per cui non è il tipo d’istruzione che mi crea problemi, quanto piuttosto un senso di giustizia mi spinge a voler chiarezza: non pretendo ciò che non m’appartiene, ma rivendico quello che rientra nel mio diritto!”