Salerno: Cisl, rischio licenziamenti alla Banca Carime
La Fiba Cisl di Salerno guidata dal segretario Giancarlo Toledo, insieme alle altra associazioni di categoria Fabi, Fisac Cgil e Uilca, denunciano il comportamento di Banca Carime, discriminatorio nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della banca Meridionale che è penalizzante per la realtà del Sud.Infatti, la recente decisione di chiudere 25 filiali su 36 in tutto il gruppo, nonostante i bilanci in attivo, persegue una strategia politica che risponde alle logiche del puro capitalismo finanziario. E con tali logiche, si spiega il diniego alla richiesta sindacale di assunzioni a tempo indeterminato dei moltissimi giovani precari, indispensabili alla corrente operatività. Tutto questo è una beffa al piano industriale che impegna “a riservare particolare attenzione allo sviluppo dei territori e dei tessuti economici del Mezzogiorno”, ha affermato Toledo. Tale comportamento non è stato smentito nemmeno nel corso della recente trattativa sul premio di produttività, durante la quale è emersa la volontà del gruppo Ubi di mortificare per l’ennesima volta i dipendenti di Carime, presentandosi con una miserevole offerta rispetto alla richiesta delle organizzazioni sindacali, in linea con quanto già riconosciuto nelle altre società del gruppo. Infatti, nonostante gli straordinari risultati di Carime e la sua migliore performance tra le banche del gruppo sono state premiate le altre aziende collocate al Nord, anche se con risultati meno importanti. Dinanzi a questo desolato panorama, appare peraltro gravissimo il silenzio assordante del direttore generale di Banca Carime.Per questo, le organizzazioni sindacali ribadiscono che le lavoratrici ed i lavoratori di Carime hanno pari dignità degli altri lavoratori del gruppo Ubi e rifiutano l’ostinato comportamento dell’azienda capogruppo di mantenere un ingiustificato divario tra Nord e Sud. Pertanto, in assenza di segnali concreti da parte aziendale, la Fiba Cisl salernitana è pronta ad intraprendere le iniziative più opportune per rivendicare correttezza nelle relazioni sindacali e tutelare i dipendenti di Carime.