Eboli: arresti per spaccio e detenzione

I Carabinieri della Compagnia di Eboli hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina. La misura cautelare è stata chiesta dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Salerno che ha coordinato l’inchiesta e condiviso appieno le risultanze investigative dei Carabinieri e  firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari dell’omonimo Tribunale.I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono: Cosimo Maiale, di 47 anni; Giuseppina Tancredi (moglie), di 40 anni; Modesto Maiale (figlio), di 19 anni.Tutti, responsabili, in concorso tra loro, ed in particolare Maiale Modesto, spesso collaborato dai genitori (Cosimo Maiale a Giuseppina Tancredi), illecitamente cedeva ad  assuntori di sostanze stupefacenti due-tre volte alla settimana (da febbraio a giugno 2009), dosi di crack al costo di cento euro per ciascuna dose di cocaina. Inoltre, Modesto Maiale, avvalendosi di minore degli anni diciotto, illecitamente cedeva più dosi di crak al prezzo sempre di cento euro ad assuntori, evadendo anche dagli arresti domiciliari ov’era ristretto.I tre venivano arrestati dai Carabinieri in flagranza insieme al loro corriere Ettore Olmeo, il pomeriggio del 27 giugno 2009, per concorso in detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, l’operazione si concludeva con il sequestro di circa cento grammi di cocaina, armi ed ingenti somme di denaro.Gli arresti furono regolarmente convalidati dal Giudice che applicò la misura cautelare in carcere per Ettore Olmeo e Cosimo Maiale e quella degli arresti domiciliari per Modesto Maiale e Giuseppina Tancredi.Questi ultimi, il 6 luglio 2009, venivano nuovamente arrestati dai Carabinieri e trasferiti nella casa circondariale di Salerno, in conseguenza dell’aggravamento della misura disposta dal Giudice che revocò i domiciliari ripristinando la misura cautelare in carcere, a seguito di accertate infrazioni da loro commesse e puntualmente segnalate dai Carabinieri  al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica il quale condividendo le risultanze investigative chiedeva ed otteneva dal Giudice  per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno  la misura più afflittiva. Nel frattempo,  il Tribunale del Riesame  rimetteva in libertà Cosimo Maiale. Pertanto, i Carabinieri, traevano in arresto Cosimo Maiale, in esecuzione della nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, traducendolo, dopo le formalità di rito, nella casa circondariale di Salerno ove gli investigatori notificavano la stessa ordinanza di custodia cautelare in carcere a Giuseppina Tancredi ed al figlio Modesto Maiale ov’erano già ristretti. I Carabinieri, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e coordinati dal Pubblico Ministero proseguono l’attività di contrasto d ogni forma di illecito in tema di droghe.