Roma: Gallo, nuova interrogazione privatizzazione acqua Campania

 “Milioni di cittadini hanno votato il Referendum e si sono impegnati per garantire che l’acqua non sia trattata come una merce. Da sempre il MoVimento 5 Stelle alleandosi con i cittadini si batte per un acqua pubblica e contro gli aumenti nelle bollette dell’acqua effettuate dalle società private”. Queste le affermazioni di Luigi Gallo, cittadino portavoce in Parlamento per il MoVimento 5 Stelle. Ormai è chiaro che il risultato Referendario non ha fermato gli appetiti delle multinazionali dell’acqua e in questi  mesi il M5S ha svolto una lotta serrata sui territori e in Parlamento insieme ai cittadini e ai comitati dell’acqua pubblica pressando anche l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEG) per chiedere accertamenti della gestione della società GORI S.p.A., partecipata al 37% dalla multiservizi ACEA in mano alla multinazionale francese SUEZ e Caltagirone, che sono i principali azionisti. Dall’analisi della documentazione acquisita dall’AEEG, a seguito di verifiche ispettive effettuate dalla Guardia di Finanza avvenute nello scorso mese di aprile, è emerso che Gori potrebbe aver commesso una serie di trucchi contabili. Un discorso a parte vale per i costi di depurazione che GORI potrebbe continuare ad applicare illegittimamente a tutti gli utenti anche se non serviti da impianti di depurazione attivi. “C’è ancora un mese per bloccare i disegni di privatizzazione che potrebbero essere affidati alla GORI dalla Regione Campania e della Giunta Caldoro. Il PD regionale non osteggia minimamente queste manovre, ma il governo può promuovere questione di legittimità costituzionale ed ha prerogative per esercitare potere sostituivi della Regione Campania” E’ quello richiesto dall’interrogazione depositata oggi alla Camera dei Deputati.