Salerno: Cisl, Antonacchio su Asl, assunzioni protette
“Sembra essersi finalmente conclusa l’odissea dei vincitori del concorso- dichiara Pietro Antonacchio- riservato alle categorie protette presso la ASL Salerno. Dopo quattro anni dall’avvio della procedura, finalmente a breve, presumibilmente agli inizi del mese di novembre, potranno essere inseriti in ruolo i 26 vincitori del bando per assistenti amministrativi e sembrerebbe essersi concluso anche l’iter per i 6 centralinisti ipovedenti. Infatti nella giornata di ieri, almeno per 23 assistenti amministrativi che, avevano tutta la documentazione necessaria a posto, la stessa è stata inoltrata alla ASL Salerno e pertanto ora è possibile ultimare la procedura di assunzione. Negli ultimi giorni, i funzionari dell’UPSI – Marino e Longobardi – si sono prodigati per inviare i richiesti atti e ad essi va il nostro plauso, poiché in un grave momento di crisi, parlare di occupazione in un settore critico come quello sanitario non può che farci piacere, anche in considerazione della carenza di personale in quel settore del comparto. Ma certamente bisogna sottolineare il senso di responsabilità del manager Squillante che oltre ad ultimare una procedura che ricordo essere incominciata ben quattro anni fa, laddove ben tre manager hanno toppato – De Angelis, Bortoletti e De Simone – ha finalmente ottemperato all’obbligo di legge della percentualizzazione prevista riservata alle categorie protette, aspetto tutt’altro che residuale se si considera che in tutte le pubbliche amministrazioni non vi è il rispetto della norma di riferimento ossia la legge 68/99. E’ stata la vittoria della civiltà, dell’integrazione del riconoscimento di un diritto, dell’emancipazione della pubblica amministrazione e del buon senso e fa piacere che, almeno per una volta, una pubblica amministrazione del nostro territorio, in questo caso la ASL Salerno, possa inscriversi tra le prime in Italia ad aver ottemperato ad un obbligo sancito da norme di riferimento. Ma la nostra attenzione sul rispetto di tale obbligo continuerà, anche perché, abbiamo in atto una ricognizione sul rispetto, in tutti gli enti pubblici, di quanto previsto dalla legge n° 113 del 29 marzo 1985 e successive modifiche ed integrazioni, la quale disciplina il collocamento al lavoro e il rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti atteso che, in tutti gli enti, tali posti sono riservati obbligatoriamente a queste persone, ma vengono occupati arbitrariamente da lavoratori cui sono riconosciute riduzione di carichi di lavoro ovvero particolari inabilità, nel mentre sono essi gli unici posti riservati a tali categorie. E’ anch’essa una battaglia di civiltà cui nessuno può esimersi di partecipare, nel mentre il manager Squillante ha già provveduto.”