Amalfi: Pogerola, cimitero chiuso da 2 anni, cittadini contro Comune

Raffaele Ciccone

Ogni 2 novembre le comunità cattoliche di tutto il mondo rivolgono i propri atti e le proprie preghiere alla commemorazione dei defunti, perpetrando una tradizione secolare e fondamentale per la vita dei fedeli. E’ il giorno più importante dell’anno per andare a pregare sulle tombe dei propri cari e per partecipare alla benedizione delle stesse. Invece per gli abitanti di Pogerola, una frazione del Comune di Amalfi, tutto ciò che c’è da commemorare e benedire è un misero cancello chiuso, dalle cui sbarre è possibile vedere in lontananza le lapidi abbandonate all’incuria. 2 anni fa, a causa di una frana caduta dalle rocce che sovrastano il cimitero, tutta l’area è stata dichiarata inagibile e interdetta al pubblico. Per 2 anni i cittadini di Pogerola hanno sollecitato il Comune di Amalfi a prendere provvedimenti risolutivi, ricevendo in cambio promesse, progetti, rassicurazioni che finora non hanno mai smosso di un millimetro quel cancello chiuso. Oggi, dopo 2 anni, la comunità pogerolese ha deciso di passare all’azione: nel pomeriggio una rappresentanza composta da più di 80 persone si è radunata nella piazza, e reggendo dei lumini accesi si è incamminata lungo la strada che conduce al cimitero per incontrare, dinanzi a quell’ingresso sbarrato, il Sindaco Alfonso Del Pizzo e vari esponenti della Giunta Comunale, giunti sul posto per assistere alla benedizione del parroco. La discussione che è seguita ha visto la comunità di Pogerola, con vari membri anche di Lone e Pastena, unita nel presentare le proprie accuse contro l’attuale amministrazione per i modi e i tempi con cui sta affrontando la situazione, che di fatto è rimasta immutata. Un incontro fortuito, quello tra la comunità pogerolese e l’amministrazione comunale, visto che il comunicato che ne annunciava la presenza in occasione della benedizione è stato diffuso soltanto la sera di ieri 1 novembre. Anomalo anche il luogo dell’incontro, che è avvenuto nel viale antistante il famoso cancello, zona esposta al pericolo di frane tanto quanto il campo del cimitero, e quindi ugualmente rischiosa da praticare.