La legge comunitaria 2008 in vigore dal 29 luglio

Sergio Barletta

Mercoledì 29 luglio la legge n. 88 del 7 luglio 2009 – Legge comunitaria 2008, pubblicata il 14 luglio nella Gazzetta Ufficiale  è  entrata  in vigore. La legge comunitaria  è un importante atto normativo che prende il nome dall’allora “ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie” proponente Antonio La Pergola. Di fatto ha segnato un sensibile cambiamento a livello sostanziale della ricezione, in Italia, degli atti normativi dell’Unione Europea, in particolar modo le direttive. La nazione, prima di questa legge, era una delle più lente nel recepire le iniziative comunitarie. La legge è stata abrogata dalla Legge Buttiglione, 11/2005. Questa riproduce numerose norme della La Pergola. Adegua la legislazione in materia comunitaria alla legge Cost. 3/2001 e istituisce il CIACE (comitato interministeriale per gli affari comunitari europei). La legge istituì un meccanismo annuale, con il quale il Parlamento italiano è tutt’oggi tenuto ad approvare una legge comunitaria contenente provvedimenti volti a conformare l’ordinamento italiano agli obblighi comunitari sorti nell’anno in questione, quindi regolamenti, direttive, decisioni e raccomandazioni CECA, ma anche obblighi derivati da sentenze della Corte di giustizia europea.  L’importante legge, contiene norme volte ad assicurare l’osservanza degli obblighi derivanti dalla partecipazione dell’Italia all’Unione europea ed a recepire nell’ordinamento nazionale la normativa adottata a livello comunitario. Le disposizioni, sono  contenute nei quattro Capi nei quali è strutturato il provvedimento.  Trovano spazio nel provvedimento importanti deleghe in materia di qualità dell’aria, di tutela dell’ambiente marino e di riordino della disciplina in materia di inquinamento acustico. Tra le direttive oggetto di delega al governo quelle riguardanti: l’attuazione del principio della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, i servizi del mercato interno, le procedure di ricorso in materia di appalti pubblici. Tra i principali interventi normativi conseguenti all’approvazione della legge comunitaria meritano particolare attenzione quelli sulla disciplina dell’Iva. Sarà, infatti, ridisegnato, dal1 gennaio 2010, il nuovo criterio di territorialità dell’imposta per le prestazioni di intermediazione, le quali si considerano effettuate in Italia se il committente è un soggetto passivo Iva, mentre restano fuori campo quelle relative a operazioni il cui luogo di effettuazione è esterno alla Ue, anche se i committenti sono operatori italiani e viene recepita la definizione di “valore normale”. Tra l’altro, sono previste una nuova disciplina per il gioco online e norme per contrastare la diffusione del gioco illegale, per assicurare un’adeguata tutela dei consumatori e dei minori, per prevenire, infine, le infiltrazioni della criminalità organizzata. In conclusione, considerata l’importanza delle normative europee, ritengo necessario il Ministro Gelmini, inserisca nelle materie scolastiche il diritto internazionale al fine di consentire ai nostri giovani ad essere preparati  per dirigere un domani l’Europa.