Paestum: al Teatro dei Templi, Luciano Cannito

È inusuale che dopo uno spettacolo di danza il coreografo prenda la parola dal palco, specie se di parole ne ha già dispensate a fiume in un lungo e piacevole incontro pomeridiano con quello stesso pubblico, ma, di fronte all’energia emozionante che ha invaso per tutta la serata il Teatro dei Templi, Luciano Cannito, che di platee e palchi nella sua carriera ne ha visti tanti, non ha resistito: «Voglio ringraziarvi per questa serata indimenticabile, con  questo sfondo di 2.500 anni che ha esaltato la forza e la carica dei nostri ballerini. Venire qui, per la nostra unica data in Campania che è una terra che amiamo molto, ci ha regalato un’emozione indescrivibile». Così, il coreografo e regista della “Carmen”, andata in scena giovedì sera al Paestum Festival – Come to Paestum ed interpretata da Rossella Brescia, ha scelto di congedarsi dalla ricca giornata che lo ha visto, insieme alla sua musa, protagonista della kermesse. Sin dal primo pomeriggio, la coppia appena giunta nell’Area Archeologica ha attirato l’attenzione e la curiosità dei turisti in zona che non hanno resistito a chiedere alla bella ed affabile Rossella autografi e foto ricordo lungo la passeggiata in via Magna Grecia. Un fitto capannello di appassionati e curiosi li ha poi attesi ed accolti all’Incontro in Piazzetta nel foyer all’aperto del Museo Archeologico Nazionale. «Siamo qui a parlare di danza e spettacolo di fronte alla testimonianza tangibile che già millenni di anni fa questa era una terra di arte e cultura – ha esordito Cannito – e non sarà certo un governo poco illuminato, che pensa di fare economia tagliando la cultura, a creare un’involuzione. La Campania, come la Calabria e la Sicilia, sono le regioni in cui c’è il miglior bacino di danzatori italiani. Il problema del Sud però è che si crogiola sul talento ed è sempre difficile fare una programmazione organizzata. In America una settimana prima di uno spettacolo è tutto definito e pronto per l’allestimento; in Italia, invece, specie in quella meridionale, succede che il giorno prima sembra ancora tutto da fare, e così la messa in scena diventa un miracolo che si avvera». Nel ripercorrere le sue esperienze passate, Luciano ha poi ricordato che è stato proprio il direttore artistico del Paestum Festival, Mario Crasto De Stefano, tra i primi a credere in lui, ospitandolo giovanissimo con la sua prima creazione al Salerno Danza Festival nel 1989. A parlare di progetti futuri è stata invece la Brescia, «incarnazione perfetta della Carmen perché è, come lei, uno spirito libero» come ha evidenziato Cannito, lanciatasi con successo a sperimentare nuove strade artistiche, dalla radio alla tv. Anche se «è nella fatica del dare tutta sé stessa su un palcoscenico danzando» che la sublime ballerina classica ha dichiarato di sentirsi più felice e realizzata, mentre per eventuali nuovi sfide future, come nel cinema, ha detto: «Desidero valutare solo proposte giuste per me, dove possa dare ed esprimere il meglio di me». Estasiata dall’antica Poseidonia che ha visitato per la prima volta in questa occasione, Rossella ha poi esternato un’idea nata lungo la passeggiata: «Ci piacerebbe tornare a Paestum anche il prossimo anno con una coreografia dedicata ad un’eroina della storia. E magari ballando tra le colonne di questo Sito stupendo». Prima di congedarsi dal pubblico dell’Incontro (il cui video intergrale sarà visibile a tutti su paestumchannel.it a partire da domani mattina) e di esibirsi nel balletto salutato con un tripudio di applausi – e che sarà proposto il prossimo inverno a Napoli per la rassegna “Danza d’Autore” al Teatro Delle Palme – la coppia ha ricevuto dal direttore De Stefano due graditi omaggi: una targa con la riproduzione della Tomba del Tuffatore ed una gustosa confezione di mozzarella di bufala del Caseificio “Riva Bianca”, sponsor che ha consentito la realizazione della Piazetta del Festival dove domani è attesa un’altra ospite: Isa Danieli.