Mercato San Severino: segnaletica confusa
Anna Maria Noia
La segnaletica orizzontale appare confusa; a causa di ciò – ovviamente non è una giustificazione – i mezzi si sentono per così dire “autorizzati” a compiere infrazioni al codice della strada, guidando a velocità sostenuta o sorpassando scriteriatamente. I tratti più critici, quelli dove i segnali sono consumati o maggiormente incomprensibili, sono le rotatorie: sia quella all’imbocco di via Aldo Moro – ex via Variante – con al centro la fontana comunale, sia la rotatoria a ridosso dei nuovi caseggiati in S. Vincenzo. Soprattutto qui, puntualmente, si verificano frequenti invasioni di carreggiata e si sono rischiati o effettuati incidenti: pur essendoci una buona visibilità, accade che le auto non rispettino l’obbligo di dare precedenza a chi percorre la rotatoria e proseguono, superando le strisce pedonali. Comprensibilmente in tal luogo è difficile anche attraversare a piedi, proprio per lo sfrecciare dei veicoli. Ed è ancora più difficoltoso per i pedoni recarsi da un lato all’altro della strada in prossimità della chiesa di S. Vincenzo: il tratto è in curva e non ci sono dossi artificiali – altrimenti detti dissuasori del traffico – poi le automobili corrono e i residenti hanno paura, soprattutto con la pioggia invernale e/con l’oscurità. Per quanto riguarda la rotatoria all’entrata del trincerone (via Solofrana), che immette in via Falco, poi appunto al trincerone e quindi verso la già citata via Moro, ogni giorno all’ora di punta – in particolare alle 18.30-19 – si crea un imbuto di mezzi clacsonanti, che impedirebbe la via di fuga (l’unica è rappresentata dal corso Diaz) in caso di calamità. Durante le emergenze, infatti, col dispositivo del traffico entrato in auge – in via sperimentale – nel 2006, il passaggio delle vetture risulterebbe paralizzato dagli ingorghi. Infine c’è confusione di segnali orizzontali al sottopasso di via Faraldo, per recarsi a un centro commerciale o alla stazione o verso Fisciano.