Francia: AIFVS- Petizione contro pirati della strada
L’Associazione italiana familiari e vittime della strada-onlus (AIFVS-onlus) e l’Associazione Mamme coraggio e vittime della strada-onlus (AMCVS-onlus) sono solidali con i promotori della seguente petizione
francese e preannunciano che assumeranno, quanto prima, possibilmente in adesione con tutta l’Unione italiana per la sicurezza stradale (UISS), un’iniziativa analoga.
Francia / PETIZIONE affinché la responsabilità dei pirati della strada non
sia più minimizzata / traduzione di Claudio Martino ( AIFVS – onlus ) /
All’attenzione del Presidente della Repubblica francese
Tutti conosciamo i rischi dell’alcol e della velocità. Quando una persona decide volontariamente di guidare disprezzando i rischi, tale condotta non può più essere definita omicidio involontario. Questa qualifica minimizza la responsabilità del conducente spericolato e si traduce in un verdetto che alleggerisce la posizione del pirata della strada nei confronti della famiglia delle vittime. La nostra famiglia ha visto questo pirata della strada lasciare il
tribunale con il sorriso sulle labbra, nonostante i quattro omicidi (Thérèse, di 45 anni, e le sue due figlie, Cyrielle, 16 anni e Oceane 14, più Marion, di 6 anni) ed il ferimento grave di una quinta persona (Coralie, madre di Marion). La sua manifesta volontà di non rispettare le regole di base è stata pertanto dimostrata. Nessun altro deve sperimentare una tale ingiustizia. Dal momento che tutti siamo consapevoli dei pericoli, quando un pirata della strada, dopo aver assunto sostanze alcoliche, decide volontariamente di mettersi alla guida, decide allo stesso tempo, volontariamente, di mettere in pericolo la propria e l’altrui vita, ossia di dare la morte. Le conseguenze non possono allora essere considerate involontarie. E l’espressione “omicidio involontario” deve essere mutato in “omicidio volontario”. Noi abbiamo, in collaborazione con l’associazione “Charlotte-Mathieu-Adam”, intrapreso la battaglia per la criminalizzazione dei comportamenti stradali, che si caratterizzano come violenze volontarie ed una vera barbarie stradale. Guidare senza patente, dopo aver assunto alcolici, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o violando deliberatamente le regole elementari di prudenza e di sicurezza e dando così la morte, non può più essere considerato un comportamento involontario, ma volontario. Non più delittuoso, ma criminale. È ora che tale follia abbia termine e che il legislatore si assuma in pieno le proprie responsabilità: è il senso della nostra azione, per i nostri figli.
MOBILITIAMOCI e FIRMIAMO IN MASSA QUESTA PETIZIONE NAZIONALE.