Roccapiemonte: Antonio Scurati presenta “Il tempo migliore della nostra vita”
Ancora un appuntamento letterario di prestigio a Roccapiemonte. Un grande autore italiano per una serata di emozioni e di riflessione. Sabato 13 giugno, alle ore 18:30, nella splendida cornice di Palazzo Marciani, Antonio Scurati presenterà il suo nuovo romanzo “Il tempo migliore della nostra vita” (Edizioni Bompiani).Organizzato dalle associazioni culturali Fedora e Rosa Aliberti insieme a Luca Badiali, moderato da Aurora Torre, direttrice di Telenuova, l’incontro vedrà la partecipazione di Aurelio Musi, giornalista e riferimento nazionale per gli studi di storia contemporanea e di Mario Pagano, magistrato, presidente di Rosa Aliberti.«Idee e azioni per una società sostenibile – dichiara Antonio Scurati –, il motto dell’associazione Fedora, mi pare la cornice perfetta per la presentazione del mio libro sulla Resistenza civile di Leone Ginzburg e sulla più umile e modesta, ma non meno drammatica, lotta dei miei nonni e di milioni di altre persone comuni per rimanere dignitosamente in vita sotto il fascismo e le bombe della seconda guerra mondiale». «È un vero privilegio chiudere la seconda stagione di incontri con uno scrittore della statura di Antonio Scurati – risponde Gaetano Fimiani, presidente dell’associazione Fedora –. Il suo romanzo, come un mosaico, racconta in un equilibrio compositivo davvero raro la storia di Leone Ginzburg e quella della sua generazione. Sono davvero felice e lo ringrazio dell’opportunità concessa a Roccapiemonte e a tutti noi». Leone Ginzburg rifiuta di giurare fedeltà al fascismo l’8 gennaio 1934. Pronunciando apertamente il suo “no”, imbocca la strada difficile che lo condurrà a diventare un eroe della Resistenza. Un combattente mite, integerrimo e irriducibile che non imbraccerà mai le armi. Mentre l’Europa è travolta dalla marcia trionfale dei fascismi, questo giovane intellettuale formidabile prende posizione contro il mondo servile che lo circonda e la follia del secolo. Fonderà la casa editrice Einaudi, organizzerà la dissidenza e creerà la sua amata famiglia a dispetto di ogni persecuzione. Questa è la sua storia vera dal giorno della sua cacciata dall’università fino a quello in cui è ucciso in carcere. Nel racconto rigoroso e appassionato con il quale Scurati le rievoca, accanto a quella di Leone e Natalia Ginzburg, scorrono però anche le vite di Antonio e Peppino, Ida e Angela, i nonni dell’autore, persone comuni nate negli stessi anni e vissute sotto la dittatura e le bombe della Seconda guerra mondiale. Dai sobborghi rurali di Milano convertiti all’industria ai vicoli miserabili del “corpo di Napoli”, di fronte ai fucili spianati, le esistenze umili di operai e contadini, artisti mancati e madri coraggiose entrano in risonanza con le vite degli uomini illustri. Accostando i singoli ai grandi eventi, attraverso documenti, fotografie e lettere, ricordi famigliari e memoria collettiva, Antonio Scurati resuscita il nostro passato. È un racconto avvincente e insieme commovente in cui si stagliano figure esemplari con il loro lascito inestimabile e quelle di persone comuni, fino a scoprirne la profonda comunanza: le nascite e le morti, i libri e i figli, le case abitate o evacuate, la vita privata che per tutti si attiene a una medesima trama elementare, in cui risuonano fatti memorabili e trascurabili e in cui la “grande storia” incontra le storie di noi tutti. ANTONIO SCURATI (Napoli 1969) è ricercatore alla IULM di Milano e membro del Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Editorialista della “Stampa”, ha scritto i saggi Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (2003, finalista al Premio Viareggio) e Televisioni di guerra (2003). Bompiani ha pubblicato, in versione aggiornata, il suo romanzo d’esordio Il rumore sordo della battaglia (2006, Premio Fregene, Premio Chianciano), i saggi La letteratura dell’inesperienza (2006), Gli anni che non stiamo vivendo (2010), Letteratura e sopravvivenza (2012) e i romanzi Il sopravvissuto, con cui l’autore ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, Una storia romantica (2007, Premio SuperMondello), Il Bambino che sognava la fine del mondo, finalista al Premio Strega 2009. Del 2011 il romanzo, uscito sempre per Bompiani, La seconda mezzanotte e del 2013 Il padre infedele, ancora finalista al Premio Strega. I suoi libri sono tradotti in numerosi paesi stranieri. L’incontro di sabato 13 giugno al Palazzo Marciani di Roccapiemonte, sito in via Calvanese, è sostenuto da: Galleria Fasolino, Grafica Metelliana, Areablu Edizioni e Oneprint.