Roccapiemonte: Guardie Ambientali sul territorio, convegno con Magistratura
Rita Occidente Lupo
Un parterre altamente qualificato, quello che ha salutato questa sera il Centro Sociale, gremito di presenze malgrado l’afa strozzante estiva. Un evento, voluto dall’Associazione Rosa Aliberti, presieduta da Mario Pagano e dall’Associazione Fedora, con Gaetano Fimiani, con la Polisportiva Rocchese ed altre associazioni del territorio, corali nel plauso all’apertura della sede locale delle Guardie Ambientali, presiedute da Concetta Galotto. L’appuntamento, particolarmente arricchito dall’intervento di alte cariche della Magistratura: Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno; Gianfranco Izzo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore; Angelo Frattini, sostituto Procuratore presso il Tribunale di Salerno. Dopo il saluto dei presidenti delle Associazioni e quelli istituzionali amministrativi, con l’assessore Luisa Trezza, la disamina della situazione attuale, che vede la nostra regione in ginocchio per danno ambientale e tossicità in molte aree. Reprimere ed educare, per far sì che la legalità sollevi la guardia verso il killeraggio ambientale, che si ritorce contro l’uomo stesso. Abusivismo, rifiuti tossici sepolti inquinanti, alcuni dei tanti nei nell’humus di un degrado ambientale, che spazia a 360°, rendendo il paesaggio, landa di crimini. Lo sciacallaggio senza frontiere, che spesso lascia in campo anche vittime, per l’abusivismo selvaggio. L’Agro-Nocerino-Sarnese, come la terra dei Fuochi, aree a rischio: la mappatura anche oncologica, di tali territori, interroga coscienze sopite. La stessa Solofrana, che continua non solo a straripare, creando danni notevoli a territori e coltura, ma soprattutto corroborando all’inquinamento, ancora implora adeguate politiche. Le Guardie Ambientali, che intendono porgere il proprio contributo volontario, da un anno in supporto alla Polizia Locale, cercheranno di tenere alta l’attenzione non solo contro i piromani di turno, attentatori del verde nella stagione estiva, ma anche di coloro che, orfani di note bucoliche, vivono l’amarcord della leopardiana “Mitica Età dell’oro!”