Eboli: lunga estate al MOA

Grandi appuntamenti con la cultura e l’arte al MOA di Eboli: dal cineforum sotto le stelle dedicato al geniale regista britannico a rassegne musicali e culturali Continua la ricchissima programmazione del MOA – Museum of Operation Avalanche, un calendario pieno di appuntamenti con l’arte e la cultura. L’estate ebolitana non passa, dunque, inosservata: cinema sotto le stelle, rassegna Note al Museo e finalissima di Prove di Rock in questo caldo mese di luglio per poi partire con la rassegna di musica popolare il 12 e il 13 agosto. Eventi organizzati in collaborazione con Sophis, Mo’ Art, Monochrome Records. Mentre si attende la finalissima di Prove di Rock che vedrà sfidarsi le 9 band in gara il 29 luglio prossimo in concomitanza con l’ultima serata della rassegna Note al Museo in cui come special guest si vedrà la straordinaria partecipazione di Terzo Piano e Miles Cooper Seaton direttamente dagli USA, è partito lo scorso 7 luglio l’appuntamento con il grande cinema sotto le stelle grazie anche al contributo della Proloco Don Donato Paesano di Eboli. La rassegna “Il cinema, il chiostro e le stelle” è dedicata quest’anno al grande Charlie Chaplin, i cui capolavori senza tempo illumineranno la notte ebolitana di arte, romanticismo e cultura per tutto il mese di luglio. Il 7 e il 9 luglio è stato proiettato “Il Monello”, il 14 e il 16 luglio sarà invece la volta di “Luci della città”, il 21 e il 23 luglio di “Monsieur Verdoux”, per concludere il 27 e 28 luglio con “Luci della ribalta”. Classici senza tempo. Quattro film, quattro opere per conoscere la sensibilità, la poesia e le visioni del grande regista britannico. Opere che inducono lo spettatore alla riflessione, che lo spingono a meditare sulla vita, sul significato della storia, sulle cause e sulle conseguenze. Opere che mostrano un uomo che osserva il mondo e i suoi mutamenti e che, nelle sue timidezze come nei suoi sfoghi, riprende a volte il malizioso candore di Charlot, a volte se ne allontana ma rimane sempre un genio del cinema che ha ancora molto da insegnarci. Di Charlie Chaplin conosciamo la maschera, quella celeberrima di Charlot, ma c’è anche il Chaplin attore che osserva la gente per trarne ispirazione, il Chaplin regista che medita per giorni sulla composizione di una scena, il Chaplin uomo di cultura che esprime le sue idee su arte, letteratura e politica senza lasciarsi influenzare da nulla e da nessuno. Una rassegna che si può definire “necessaria” perché, citando proprio Chaplin, bisogna credere “nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all’odio e al terrore”