Avellino: disco volante immortalato diverse volte da un testimone

Gli inquirenti del C.UFO.M. acronimo di Centro Ufologico Mediterraneo, ritengono che il caso ufo di Avellino che hanno divulgato ufficialmente proprio in queste ore sia uno dei più importanti da loro indagati  fino ad ora. Tutto accadde alcuni anni or sono, ottobre 1996 o forse 1997, quando un giovane poco più che adolescente dopo essere tornato a casa dalla scuola, avvistava un vero e proprio disco volante verso l’orizzonte dalle campagne irpine. La cosa fini lì. Si rammaricava di non aver potuto immortalare l’evento, per cui la mattina successiva tornò sul posto con una macchina fotografica con la speranza di vedere il misterioso ovni (oggetto volante non identificato). che, incredibilmente, si presentò di nuovo all’appuntamento. Lo stupito testimone scattava molte foto. Diversi anni sono trascorsi, dimenticando in pratica gli scatti in un cassetto, fin quando si è imbattuto nel C.UFO.M. che guidato dal presidente dr. Angelo Carannante ha studiato il caso, effettuando diverse verifiche e ritenendo l’ufo file, allo stato degli accertamenti, affidabile. Il massimo esponente degli ufologi mediterranei ne parlerà al prossimo convegno di Sutri (Viterbo) di domenica 9 agosto 2015 dove sarà ospite anche l’ing. Ennio Piccaluga. Difficile è configurare ipotesi convenzionali. L’analisi dei negativi sia pur abbastanza usurati dal tempo e delle stesse foto sembra allo stato escludere manipolazioni. Le indagini proseguono ed eventuali aggiornamenti saranno tempestivamente resi pubblici. Un caso ufo indubbiamente avvincente.