Ravello:l’ass.prov.Bellacosa risponde ad Imperato per l’Auditorium
L’Assessore provinciale Adriano Bellacosa scrive al Sindaco di Ravello Paolo Imperato sulla questione Auditorium. Nella missiva di risposta alla nota del 7-8 settembre scorsi inoltrata dal primo cittadino di Ravello, l’Assessore al Patrimonio scrive: “ la Provincia, per quanto era già chiarito nella mia comunicazione del 31 agosto scorso, svolge una funzione istituzionale di promozione, coordinamento ed indirizzo dell’attività dei Comuni, che non può non estendersi a comprendere ogni azione almeno conoscitiva dell’azione dei Comuni; ciò che peraltro compete ad ogni cittadino, in forza del principio della trasparenza amministrativa; del resto, deve esistere una regola di collaborazione istituzionale, per parte anche codificata(nel rapporto tra la Provincia ed il Comune di Ravello) dalla comune partecipazione all’ente Fondazione di Ravello”. L’Assessore Bellacosa, nella lettera inviata questa mattina al Sindaco Imparato specifica, inoltre, il valore dell’interrogazione parlamentare rivolta dall’On. Cirielli al Ministro per i Beni e le Attività Culturali: “ Dal canto suo – scrive Bellacosa – il Presidente della Provincia, nella sua funzione di Deputato alla Camera, ebbe a rivolgere una interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sul solo tema della regolarità urbanistica e paesaggistica dell’opera, poi confermata, col valore del giudicato, dalla pronunzia giurisdizionale del Consiglio di Stato: non vedo, allora, la ragione per evocare un tale intervento, nell’ambito di una comunicazione sulla problematica afferente la gestione dell’Auditorium e non certo la sua materiale realizzazione”. L’Assessore Bellacosa, chiarisce, inoltre, che le ragioni di censura rispetto all’operato della Amministrazione Comunale sono state da egli recepite “direttamente, nel corso del convegno del 30 agosto scorso; e non mi pare che esse abbiano trovato risposta nella Vostra ultima comunicazione” L’assessore Bellacosa sulla questione Auditorium aggiunge che “ogni privato, quando realizza il restauro della propria abitazione, si preoccupa di renderla subito funzionale, con gli arredi e gli approvvigionamenti necessari. Altrettanto spetta all’Amministrazione della cosa pubblica, mentre in questo caso si è realizzato un importante Auditorium senza avere ancora un direttore artistico, un piano per il marketing e tutto ciò che serve al suo reale decollo”. A conclusione della lettera, l’Assessore al Patrimonio evidenzia il sostegno della Provincia al Comune di Ravello nel suo ruolo di gestione dell’Auditorium, ma, dissente dalla condotta operata: “quel che rimane censurabile – si legge – giacché non risponde ad un principio di chiara e corretta gestione della cosa pubblica, è che si realizzi un’opera senza programmarne l’utilizzo”.