Battipaglia: aria irrespirabile
Da giorni, ormai, i cittadini di Battipaglia lamentano il fatto che la città è avvolta in una cappa di odori nauseabondi di cui non solo non si riesce ad eliminare la causa, ma non la si riesce neanche ad individuare. Di volta in volta la responsabilità viene attribuita allo STIR, all’impianto di depurazione della vicina Eboli o alle aziende che lavorano il prodotto della differenziata presenti nell’area industriale nostra. Ma ancora non vi è certezza su causa ed eventuali concause. Battipaglia rimane circondata da ex discariche mai bonificate a partire da quella della “Castelluccia” della quale non più di 5 anni fa dovemmo denunciare come movimento politico, in Consiglio Comunale, lo stato di abbandono con fenomeni di ” ruscellamento” che costrinsero ad attivare l’ARPAC a più riprese per capire se vi fosse presenza di percolato. Per passare all’ex CDR sul quale ogni tanto ritorna l’attenzione della opinione pubblica senza che parole definitive e chiarificatrici vengano dette alla cittadinanza ed alle istituzioni. A questi siti si aggiunge una miriade di microdiscariche che circondano l’intera città: dai ponti sull’autostrada, a Belvedere, a Fosso Pioppi, via Cupe Filette, allo stesso Viale Francia per citarne alcune che si ripropongono continuamente, nonostante il lavoro di rimozione che la società Alba effettua periodicamente. Vi è poi la presenza di quanto sorge nel limitrofo territorio di Eboli a partire dall’impianto di compostaggio e dall’impianto di depurazione. Riteniamo che questa situazione davvero poco edificante sia figlia di una causa ancora più a monte: la mancanza del controllo del territorio, soprattutto delle situazioni più a rischio sotto l’aspetto ambientale. Tale controllo deve andare di pari passo ad un piano di interventi integrato che comprenda tra gli altri:
Monitoraggio periodico delle discariche abbandonate, ed ufficialmente bonificate, per rilevare qualità dell’area e delle acque.
- ·Monitoraggio delle attività industriali che operano nel nostro territorio nel campo dei rifiuti, per avere garanzie che tutto avvenga secondo norma.
- ·Monitoraggio periodico dell’attività svolta presso l’impianto ex CDR il cui ultimo fermo della attività risale a non più di una quindicina di giorni fa, per verificare ed avere conoscenza ad esempio di ciò che effettivamente viene conferito , i tempi di sosta dei camion che vengono a sversare e la qualità dei camion stessi.
- · Protocollo d’intesa col Comune di Eboli, da un lato per l’utilizzo in forma consortile dell’impianto di compostaggio (per abbattere anche i costi dello smaltimento dell’organico), ma anche per avere la possibilità di verificare lo stato della gestione di quell’impianto.
- Installazione delle videocamere nelle zone dove notoriamente si ripropongono le microdiscariche abusive, le cosiddette “trappole fotografiche”.