Salerno: 20^ ediz. Linea D’Ombra, apertura con Cristiano De Andrè

Più che un concerto sarà un manifesto generazionale ad aprire la Sezione Musica di Linea d’Ombra, in agenda dall’11 al 14 novembre, a Salerno. Quest’anno, il Festival delle Culture Giovani,  celebra il ventennale all’insegna della “Genesi” che è il principio tematico di questa edizione, per la direzione artistica di Peppe D’Antonio e Luigi Marmo. Mercoledì 11 (ore 21,30), Cristiano De Andrè salirà sul palco del Cinema Teatro Augusteo con il suo acoustic duo che, per l’altra metà, è composto dal chitarrista Osvaldo Di Dio; in scaletta, i due De Andrè si intrecceranno e tra chitarra acustica, violino, pianoforte e buzouki, Cristiano De Andrè riporterà, con il suo #acusticatour, il repertorio di Fabrizio De Andrè indietro nel tempo, al momento in cui sono nati quei brani di cui egli stesso ha vissuto la “genesi”. Il repertorio accontenterà i deandreiani militanti ma non trascurerà la produzione del figlio del cantautore genovese che dal padre ha ereditato, tra le altre cose, la timbrica. Tra i brani, anche quelli racchiusi nell’ultimo disco, Come in cielo così in guerra, realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici e distribuito da Universal. Non mancheranno: Credici”,  “Il vento soffierà”, cover di Le vent nous portera dei Noir Désir, e Invisibili”, presentato, quest’ultimo, a Sanremo 2014, a quasi trent’anni dalla sua prima volta all’Ariston che risale al 1985, quando Cristiano intraprese la carriera di cantante solista, partecipando tra le nuove proposte con il brano “Bella più di me”. Tra i classici di De Andrè padre, troviamo invece: “Un Giudice”, “Creuza de ma”, “Verranno a chiederti del nostro amore”, icone sacre della canzone d’autore che il duo project interpreta e riarrangia in chiave propria. Il calendario procederà, al Teatro Diana, venerdì 13 (ore 22), con un progetto raro, “Primero estaba el mar / Prima c’era il mare”: così si intitola il concerto di musica concreta a 360° di Santiago Lozano, realizzato con M.lab, nella sua parte visual. Si tratta di una performance di musica elettroacustica, con suoni organici (già registrati) e improvvisazione sugli stessi con sintetizzatori modulari dal vivo. Compositore, interprete, disegnatore sonoro e attivo nel campo della composizione di musica sia accademica che popolare, Santiago Lozano  ha fondato il suo linguaggio nella multidisciplinarità dell’arte applicata alle nuove tecnologie, come strumento espressivo.  Un approccio che lo lega a doppio nodo al progetto di M.lab in cui il video diventa il medium privilegiato con cui animare elaborazioni grafiche, fondendo elementi ipnocici e psichedelici a contrasti di colore e forme geometriche; lo stile di M.lab cammina difatti a braccetto con musica elettronica, techno e Idm, portandolo ad affiancare noti dj’s tra cui: Manuel Grippa, Miss Criss – Bassina Crew, Fader ‘n’ Fathers. Giorgio Ciccarelli, che probabilmente tutti ricordano come l’ex chitarrista storico degli Afterhours, porterà il suo esordio da solista, sabato 14 (ore 21,45), sul palco del Teatro Diana. Si intitola Le cose cambiano questo suo progetto, in uscita il 6 novembre, che sarà introdotto (ore 20) da “Rock vs fumetto”, moderato da Alex Giordano. Protagonisti dell’incontro saranno: il fumettista nonché autore dei testi dell’album, Luca Tito” Faraci (sceneggiatore di varie storie per Topolino, Dylan Dog, Martyne Mistére, Diabolik, L’Uomo Ragno, Devil e Capitan America); il responsabile culturale del Comicon, Alino e Paolo Castaldi, illustratore e artefice della cover del disco, che eseguirà un’estemporanea di live painting, durante il concerto. Lo stesso Ciccarelli interverrà, con loro, sull’incontro crossmediale che lega la musica al fumetto. Il full lenght, prodotto dall’etichetta salernitana  XXXV, in collaborazione con Comicon Edizioni, si compone, infatti, di tredici tracce inedite – composte e arrangiate interamente da Ciccarelli –  di cui ognuna è stata affidata a un illustratore che ne ha colto il mood traducendolo in immagine: illustrazione o fumetto, a seconda della propria sensibilità. I disegnatori coinvolti nel progetto sono: Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Bruno Brindisi, Claudio Calia, Giorgio Cavazzano, Alberto Corradi, Giuseppe Palumbo, Claudio Sciarrone, Sio, Sergio “Saccingo” Tanara, Tuono Pettinato, Silvia Ziche e Paolo Castaldi.  “Le cose cambiano” centra così pienamente l’obiettivo della transmedialità, elemento fondante di Linea d’Ombra. Una performance ambiziosa e ricercata chiuderà la serata del 14 novembre e l’intera sezione: parliamo di “Descending into Crevasse” a cura di Retina.it, al secolo Lino Monaco e Nicola Buono, featuring Pier Giuseppe Mariconda. “Gli scenari naturali compromessi dall’intervento dell’uomo – ci spiega il duo nato all’ombra del Vesuvioci inducono a riflettere su quanto la razza umana abbia influito nello sbilanciare il rapporto tra naturale ed artificiale. Nella corsa continua verso l’espansione dei nostri sensi rivolti all’esterno abbiamo dimenticato quanto possa essere utile muovere dal proprio essere attraverso derive ed approdi verso luoghi dimenticati, matrice del flusso di coscienza collettiva. Descending into Crevasse rappresenta la metafora di un viaggio, un ipotetico viaggio tra le gole di ghiacciai eterni, allo stesso tempo è l’invito ad un viaggio nel proprio sé, nella nostra coscienza profonda, alla ricerca di angoli rassicuranti.” Sorto nella prima metà degli anni 90, Retina.it, sin dagli esordi, ha sondato le potenzialità dei synth analogici sviluppando una propria idea di suono. Durante il percorso, ha espanso il suo interesse alle possibilità del digitale, integrando le ricerche, in questo campo, con la sfera analogica. L’uso indifferenziato di suoni ricavati da synth modulari o digitali, o da registrazione di suoni d’oggetti o ambienti, spinge, ostinatamente, il duo, nella direzione della ricerca di una propria singolare cifra.