Salerno: rioni collinari, terrazza della città

 Oltre ad essere la mia città, Salerno è la mia casa e ,come in ogni casa,  in essa troviamo l’ingresso, il salotto, la cucina, il tinello etc. ed il terrazzo. Il terrazzo di Salerno sono i Rioni Collinari. Ed io rivendico, da parte di chi la amministra, anche per il terrazzo della stessa attenzione  che ha per  le altre  parti  della casa. Parlare dei problemi dei Rioni Collinari  è complicato perché facilmente si può cadere nel vittimismo o nel fare un mero elenco delle tante, tantissime, cose che non vanno. Ai problemi comuni alle altre zone della città, viabilità, sicurezza, etc. dobbiamo purtroppo aggiungere quello del degrado e dell’abbandono totale. Queste zone sono ormai abbandonate a se stesse e non hanno deciso ancora come denominarci, chi ci chiama frazioni alte, chi città collinare, chi città diffusa e questo ben fa intendere la considerazione che chi ci governa ha nei nostri confronti. Ma anche in queste zone gli uomini tutti hanno le loro necessità e le loro aspirazioni, noi chiediamo solamente di essere ascoltati. E’ chiaro che ci sono zone di Salerno tanto più popolose e importanti ma almeno in percentuale esigiamo la stessa considerazione e rispetto. Certo le soluzioni non sono semplici ne tanto meno fattibili a breve tempo ma la buona volontà e la disponibilità nel cercare di dare risposte ai problemi dei cittadini sono il principio di un rapporto basato sulla reciproca fiducia. Nella mia qualità di  Consigliere della Circoscrizione “Rioni Collinari” ma sopratutto  abitante dei Rioni Collinari di Salerno insieme ai miei concittadini viviamo il problema della sicurezza pubblica involontariamente da protagonisti, come può capitare e capita in altre zone della nostra Città, della nostra Provincia, della nostra Regione, del nostro Sud dell’Italia; al di là delle intenzioni della maggior parte della popolazione, che sicuramente è custode per cultura e formazione di solidi principi di civiltà e di legalità. Anche quanto puntuali monitoraggi e precise statistiche presentano una condizioni di accettabile tranquillità e di ridotti rischi, il fattore insicurezza rimane perciò predominante nella maggior parte della popolazione. Diversi e sempre più cadenzati sono gli episodi, che concorrono alla composizione di questo quadro, alquanto deprimente, della nostra vita sociale quotidiana in questa parte del territorio cittadino e non solo. Chiediamo per questo assistenza e collaborazione da parte di tutti, dai cittadini, alle organizzazioni di cittadini più diverse e, soprattutto, agli operatori delle forze dell’ordine delle diverse istituzioni (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, etc.) con una maggiore e costante presenza sul territorio, con iniziative di prevenzione e di informazione da mettere in campo insieme alle istituzioni ed alle altre organizzazioni presenti ed operanti sul territorio a servizio dei cittadini. In pratica, chiediamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle nostre zone in maniera evidente e con l’intento di garantire la funzione di deterrenza. Inoltre, per un progetto di presidio del territorio, faccio notare che la stazione dei Carabinieri di Fratte, nata come stazione di periferia, è ormai inglobata nella città di Salerno. Perché non spostarla e localizzarla, magari nella nostra zona, geograficamente strategica? Perché non  ripristinare il presidio dei Vigili Urbani ad Ogliara o presso la sede  della Circoscrizione ? Che fine ha fatto il poliziotto di quartiere istituito una decina di anni fa, (dobbiamo purtroppo notare che la loro presenza sul territorio si limita solo ai corsi di Salerno)? Ma al momento ci sembra attuabile nel breve la presenza costante di una stazione mobile della Polizia o dei Carabinieri ogni giorno in una zona diversa della Circoscrizione. Ma soprattutto promovendo adeguate strategie sociali e situazionali: le strategie sociali sono quelle miranti a ridurre le motivazioni del crimine e le cause che portano a delinquere, tradotte in programmi di sostegno ai giovani ed altre categorie a rischio : il lavoro; le strategie situazionali sono quelle dirette alla eliminazione di fattori ambientali favorevoli ai malavitosi: la presenza costante sul territorio delle Forze di Polizia. Un altro grave problema, soprattutto per i nostri bambini, è quello dell’immagine che essi hanno della società guardandosi intorno. Ritengo, pertanto, che una corretta informazione ed una promozione educativa da parte delle forze dell’ordine, coordinate con le scuole od altri organi ed organizzazioni istituzionali, sui principi della legalità e del rispetto delle regole e sui più semplici diritti e doveri dei cittadini nei rapporti con gli altri, renderebbe un ottimo servizio alla comunità, a cominciare da questa parte della società più debole, certamente più suggestionabile e facilmente influenzabile.                                                

Luigi Cuoco Consigliere della Circoscrizione  “ Rioni Collinari ”