Vietri sul Mare: a Palazzo della Guardia Viaggio attraverso la ceramica
Il programma della prossima edizione biennale, 2016-2017, della manifestazione internazionale Viaggio attraverso la ceramica di Vietri sul Mare, inizierà sabato 4 giugno 2016 dalle ore 18.30 con l’inaugurazione della mostra BIGIÙ. Ceramic Jewellery. Gioielli ceramici nel Palazzo della Guardia della cittadina della Costiera Amalfitana, con la direzione artistica di Enzo Biffi Gentili del Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO di Torino. La scelta tematica, insolita per l’Italia, del gioiello ceramico, discende dall’intento dell’Amministrazione Comunale vietrese di promuovere la creazione e produzione di una nuova tipologia di artefatto collegato alla moda, uno dei pochi settori in cui il nostro Paese eccelle esteticamente e commercialmente, e quindi di concorrere a un tentativo di reazione a quella crisi generale che in parte investe anche il comparto ceramico. Al proposito il Sindaco di Vietri sul mare, Francesco Benincasa, ha dichiarato: “È necessario, a partire dalla mostra BIGIÙ -titolo che richiama altri francesismi adottati in Campania come gattò, sartù, monzù, roccocò, ragù- ricordare e rilanciare l’apporto della Costiera Amalfitana e dalla Campania all’immagine del fashion design italiano, ieri, per far solo due esempi, con i tessuti di Positano o i gioielli in corallo di Torre del Greco, oggi proponendo nuovi accessori moda”. Il vernissage di BIGIÙ coinciderà con la manifestazione nazionale Buongiorno Ceramica! promossa dall’AICC Associazione Italiana Città della Ceramica, del cui direttivo fa parte l’Assessore alla Ceramica di Vietri sul Mare Giovanni De Simone, che si svolgerà per un lungo week-end in 37 città di 15 regioni. Ma l’evento vietrese oggettivamente si distinguerà da un lato per la sua durata, che non sarà di tre giorni ma di oltre tre mesi, dall’altro per il suo carattere internazionale. Difatti nell’occasione verrà nuovamente assegnato il Premio Internazionale Viaggio attraverso la ceramica alla carriera, prestigioso riconoscimento ottenuto in passato da campioni dell’arte fittile come Manuel Cargaleiro, Khaled Ben Slimane, Betty Woodman, Carlos Carlé… Vincitrice dell’edizione del 2016 è stata proclamata la ceramista francese Fanny Acquart Gensollen, nata ad Algeri nel 1937, grande specialista nella creazione di gioielli ceramici, che ha collaborato con notissimi stilisti e aristocratiche maisons come Thierry Mugler, Michel Klein, Jacques Esterel, Christian Lacroix, Chloé, Rochas, Revillon. A Fanny Acquart Gensollen, che riceverà il Premio nel Museo Provinciale della Ceramica di Villa Guariglia sarà anche reso omaggio in mostra, esponendo una selezione di gioielli ceramici rappresentativi di diversi periodi del suo lavoro. La mostra BIGIÙ sarà anche l’occasione per rendere un altro omaggio, non alla carriera ma alla memoria, di un’altra grande artiera, la tedesca Ute Karner, nata a Gumbinnem nel 1945. La Karner tenne molte mostre in Italia negli anni ’60 e ‘70 del 900 -basti ricordare la sua personale alla galleria Il Sestante di Milano nel 1968- ma dopo la sua prematura morte nel 1985 è stata sostanzialmente dimenticata. Nonostante che i suoi gioielli, “cinetici” e “poveristi”, sovente con l’ inclusione di frammenti ceramici, appaiano ancora fascinosi. Alla mostra BIGIÙ parteciperanno circa 50 artiere e artieri. Solo, per ora, qualche anticipazione di nomi già noti nel campo del gioiello ceramico a livello nazionale e internazionale: Tessa Wolfe Murray, Nicole Barth, Samuele Bonomi, Cinzia Carantoni, Antonella Cimatti, Maria Diana, Eleonora Ghilardi, Jamais Sans Toi, Mister Gum, Nach Bijoux, Pili-Pok, Julia Smith, Studio 17, Violaine Ulmer… Poi, per rimediare a quella fuga “dei cervelli e delle mani” tanto deprecata, torneranno a Vietri altre eminenze, d’origine campana, come Rita Miranda da Todi, Elica da Bologna, Chou Chou Bijoux da Reggio Emilia, Mondo Cubo da Berlino e Ceraselle da Siviglia… Anche a chi non ha lasciato la Campania, il Salernitano e Vietri su Mare sarà dato in mostra risalto, sia a chi si è già provato in passato nella fattura di gioielli ceramici come Lucia Carpentieri, Francesca Casale, Pasquale Liguori, Piera Mautone aka Hyla, Teresa Salsano Liguori, Stefania Ventre di Amalfijewels ecc, sia ad artieri di chiara fama come Raffaele Falcone, Lucio Liguori, Franco Raimondi e altri, che nella specialità dei bigiù si presenteranno come “esordienti ollustri”… Alla valutazione degli esiti di BIGIÙ parteciperanno storici e critici attivi di alto profilo quali Alba Cappellieri, professore ordinario di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano, direttore del Museo del Gioiello di Vicenza, e presidente della Women Jewellery Association Italy, e il celebre grafico Mauro Bubbico, docente all’ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino ed esponente dell’AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva. Nell’occasione, questi accreditatissimi professionisti discuteranno di ulteriori sviluppi tematici, tipologici, progettuali della manifestazione Viaggio attraverso la ceramica. E’ anche stato deliberato il tema per la seconda tappa, nel 2017, del Viaggio attraverso la ceramica: la piastrella, o riggiola. Antichi artefatti ceramici quindi, ma per Vietri tuttora strategici: testi con i quali si sono composti più capitoli della storia della ceramica mediterranea. Una tipologia di prodotto che riguarda, oltre molti artieri esperti specialisti nel “pezzo unico”, importanti manifatture e che di conseguenza investe questioni vitali di volumi produttivi rilevanti e di nuova occupazione. È prevista quindi una molto più vasta partecipazione “locale”, ma nella conferma di un carattere internazionale dell’evento: sono stati infatti avviati rapporti dall’Amministrazione Comunale vietrese con la città della ceramica francese di Salernes -il cui toponimo è rivelatore di una fondazione che si deve a Salernitani- storicamente celebre per la produzione di tomettes, ovvero di riggiole. I vietresi, con questi loro cugini primi occitani, tenteranno di elaborare un progetto europeo, fondato su un nuovo rapporto qualitativo e tecnico fra tradizione e innovazione, anche per sostenere la concorrenza sul difficile mercato globale attuale.