Capri Watch, 1 milione€ per Campanile Piazzetta
Un’offerta milionaria in favore del Comune di Capri è stata fatta dal patron di Capri Watch Silvio Staiano, piazzatosi nel 2015 al secondo posto della classifica degli investitori in pubblicità in Italia, soltanto dietro Rolex, la storica maison ginevrina degli orologi di lusso. L’offerta a sei zeri era stata inviata al Sindaco di Capri come riconoscimento spontaneo per l’utilizzo dell’immagine del Campanile, attraverso una campagna pubblicitaria di Capri Watch brand che diffonde immagini di scorci e anfratti naturali dell’isola azzurra, su riviste patinate a diffusione nazionale ed internazionale. L’offerta da un milione di euro, un congruo gettito economico che poteva finire nelle casse comunali, era indirizzata alla“programmazione di eventi tesi ad incentivare il turismo e per la cura e la gestione di spazi e strutture destinate ai bambini” o perlomeno erano questi gli intendimenti del titolare del marchio Capri Watch. Un’offerta che giace da tempo, inspiegabilmente, negli uffici municipali e che oggi vede scendere nuovamente in campo Silvio Staiano che ha appreso domenica scorsa dalla stampa locale di “un episodio – dichiara Staiano – che mi ha lasciato amareggiato e a dir poco allibito, vista la grave disparità di trattamento riservata alla nostra azienda: il Comune ha concesso di poter inserire il proprio logo sullo storico orologio ad una società locale che commercializza orologi soltanto per essersi resa disponibile a riparare l’orologio comunale, posto proprio all’inizio del Porto di Marina Grande, senza che la stessa versasse alcun contributo economico alle casse comunali. La giunta comunale ed il Sindaco di Capri, comportandosi questa volta in modo anomalo e contrario rispetto a come era stato fatto in occasione della nostra offerta, ricevuta la richiesta dell’amministratore di questa azienda avente ad oggetto ‘riparazione orologio al porto commerciale’ ha incredibilmente ed immediatamente accettato la proposta deliberando addirittura il giorno successivo alla richiesta, insomma un vero “strano” record di pubblica efficienza, motivandola con una discutibile dichiarazione: “…non comporta alcun onere per l’Amministrazione, comportando, invece, un vantaggio di immagine e di servizio al territorio”. Ma quello che è più sconcertante è che l’azienda “premiata” invece di procedere alla mera riparazione, in difformità della delibera, ha sostituito il vecchio orologio con due nuovi quadranti interamente invasi dai loghi aziendali e rifacenti a modelli che risultano talmente confusionari da rendere illeggibili le letture dell’orario. Insomma con pochi spiccioli si è proceduto ad una sostituzione dell’orologio, celando una pura operazione pubblicitaria, peraltro senza che fosse onerata l’azienda beneficiaria di manutenere l’orologio la cui acclarata illeggibilità procurerà esattamente il contrario dell’annunciato “sevizio al territorio”. Infine, non avendo il Comune espletato alcuna gara, come sarebbe stato opportuno fare, ciò ha probabilmente pregiudicato una sponsorizzazione ben più remunerativa che sarebbe potuta arrivare da parte di brand internazionali quali Bulgari, Cartier o Patek Philippe, potenzialmente interessati se fossero stati messi al corrente, poiché presenti sul mercato caprese dei beni di lusso. Intanto Capri Watch attende ancora risposta all’offerta presentata, di un Milione di Euro, fatta al Comune e che sarebbe andata a vantaggio dell’intera comunità ed in particolare ai bambini che soffrono della quasi totale assenza di spazi e strutture a loro destinati”.